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Juventus, Scanavino: “Chiesa fuori? Inutile raccontare bugie”

Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino

In un intervista a Tuttosport, Maurizio Scanavino, amministratore delegato della Juventus, ha parlato del momento del club.

Durante un intervista a Tuttosport, Maurizio Scanavino ha parlato di diversi argomenti riguardanti la Juventus. L’attuale amministratore delegato del club bianconero, ha toccato punti riguardanti la sostenibilità del club, la situazione di Federico Chiesa e il nuovo allenatore Thiago Motta. Ecco le sue parole.

Competitività e sostenibilità

“Competitività e sostenibilità non è uno slogan. È un concetto che va interpretato nel modo giusto, cioè, il nostro approccio non è un approccio bieco, solo rivolto ai conti, curando esclusivamente la sostenibilità senza prendere in considerazione la volontà di essere competitivi. Insomma, essere competitivi per vincere resta il nostro obiettivo, la nostra ambizione. Dobbiamo seguirla su un percorso più attento ai costi. Ma, faccio un esempio: Bremer non lo abbiamo venduto, anzi gli abbiamo rinnovato il contratto. E avevamo offerte molto interessanti sotto il profilo economico, ma la cessione seppure remunerativa ci avrebbe indebolito, quindi abbiamo detto no. La competitività la prendiamo sul serio, non è una parola da sbandierare e basta”.

Scanavino ha espresso la sua opinione anche su Cristiano Giuntoli: “Oltre ad essere bravissimo come talent scout, ha anche una capacità di imbastire trattative difficili e complesse che mettono insieme le nostre esigenze, le richieste altrui, le volontà dei giocatori, l’intervento dei procuratori. E sa agire in un modo formale e trasparente, che per certi versi, può essere una difficoltà in più in un mondo come quello del calciomercato. Ma noi siamo quotati. La quotazione per noi comporta degli obblighi, tuttavia questa attitudine si potrebbe tenere al di là della quotazione”.

Cristiano Giuntoli
Cristiano Giuntoli

Su Thiago Motta

“Il ritiro in Germania è stato un bellissimo momento per fare gruppo con tutta la squadra, con l’allenatore, lo staff tecnico e quello di supporto. L’elemento che ho apprezzato di quella settimana è stata la grande disponibilità da parte di tutti quanti a mettersi in gioco e a lavorare sodo, con molto entusiasmo”.

“Con Thiago si è creato subito un ottimo feeling, è una persona con cui condividiamo passo passo tutte le situazioni. La Germania è stata, vivendo insieme una settimana, un’occasione importante per vederci anche più volte al giorno, parlando di questioni tecniche, situazioni più generali o anche solo per fare quattro chiacchiere piacevoli. Insomma, è emersa una figura di una persona estremamente dedicata, determinata, attentissima ai dettagli, e sicuramente anche molto ambiziosa. Inoltre è dotato di una personalità forte e una modalità di comunicazione con i giocatori molto schietta e diretta. Si è visto, lui va dritto al punto, cosa che è molto apprezzata, perché ho notato come tutti seguano i ritmi di lavoro con positività”.

Scanavino ha poi speso alcune parole a proposito della sintonia con Motta: “Direi che la sintonia con il sottoscritto e con Cristiano (Giuntoli, ndr) deriva dal fatto che lui è molto concentrato ad allenare. Un elemento fondamentale è la chiarezza dei ruoli all’interno dell’azienda: sia per la parte sportiva, che per la parte diciamo più aziendale classica. Nel suo caso, proprio avendo ben chiaro il suo ruolo di allenatore, è molto disponibile e curioso di confrontarsi e comprendere le necessità, le strategie, gli obiettivi che vanno anche al di fuori del suo ruolo”.

Thiago Motta
Thiago Motta

La situazione esuberi e Federico Chiesa

“Anche in questo caso è una questione di trasparenza, è inutile raccontare bugie quando tutti sanno la verità. Abbiamo rispetto dei nostri avversari e delle loro capacità di valutazione di certe situazioni. Quindi, tanto val e essere trasparenti, no? Poi, come capita ovunque, si può essere non funzionali in una realtà e funzionalissimi in un’altra. Le decisioni sui giocatori dipendono dal modulo di gioco, dalle scelte dell’allenatore, da fattori umani e da fattori economici”.

Scanavino ha poi continuato: “Oggi è molto difficile vendere. Bisogna trovare gli incastri giusti e siamo in una situazione di mercato non particolarmente florida, peraltro non solo in Italia, perché il mercato non si sta muovendo da nessuna parte”.

Federico Chiesa
Federico Chiesa

Sulla possibilità di acquistare un nuovo Cristiano Ronaldo ha detto: “Se intendiamo Ronaldo come esempio di top player, allora sì. Non escludo assolutamente che un domani non possa arrivare un top. Certo, vogliamo anche essere capaci di crearli noi, puntando sui giovani o su giocatori di talento che non sono ancora esplosi al massimo. Ma, come ho detto, la sostenibilità non deve assolutamente escludere la competitività. La Juventus ha comunque risorse importanti e quindi nell’insieme dell’investimento economico sulla prima squadra non è escluso che un domani possa arrivare un top player; anzi, cioè direi che ci sarà”.