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Juventus, nessuna certezza: Motta a Bologna 42 formazioni diverse

Thiago Motta

Il dato della scorsa stagione sulla panchina del Bologna parla chiaro: da Empoli in avanti si entrerà nel vortice delle rotazioni di Motta.

L’arrivo di Thiago Motta alla guida della Juventus segna un cambiamento strategico significativo per il club torinese. Il tecnico italo-brasiliano ha già dimostrato a Bologna la sua capacità di sorprendere, sia con le scelte tattiche che con la gestione del gruppo, e sembra pronto a ripetere lo schema anche con i bianconeri. La Juve si appresta ad affrontare un periodo di partite intense, con sei sfide in appena 22 giorni, e Motta si distingue per la sua inclinazione a cambiare spesso formazione, rendendo ogni previsione difficile.

La filosofia di Thiago Motta: nessuno è sicuro del posto

Thiago Motta ha costruito la sua fama sulla capacità di reinventare costantemente la squadra, come dimostrato nella sua esperienza alla guida del Bologna. La scorsa stagione, infatti, il tecnico ha schierato 42 formazioni diverse in 42 partite tra Serie A e Coppa Italia, con una media di tre cambi per partita. Nessun giocatore, nemmeno i più importanti, era sicuro di mantenere il posto in squadra da una partita all’altra. Questo approccio dinamico è destinato a ripetersi alla Juventus, dove Motta sembra intenzionato a utilizzare una gestione del gruppo simile, mantenendo alta la competitività interna e creando un ambiente dove tutti i giocatori sono costantemente sotto esame.

Thiago Motta
Thiago Motta

Rotazione e cambi frequenti: il marchio di fabbrica

Durante il suo periodo a Bologna, Motta ha dimostrato una particolare predilezione per cambiare soprattutto le posizioni dei centrocampisti e degli esterni, ruotando i giocatori in maniera strategica. Anche in attacco, dove calciatori come Zirzkee sono stati essenziali per il gioco rossoblù, nessuno è stato immune dal turnover. Questo tipo di gestione ha permesso di mantenere freschi i giocatori e di adattarsi al meglio alle sfide ravvicinate. Alla Juventus, la stessa mentalità sarà applicata: i tifosi dovranno abituarsi a vedere una squadra in continua evoluzione, con il solo obiettivo di mantenere alta la competitività e l’efficacia in campo.

Cosa farà Thiago Motta alla Juventus?

Nonostante la sua tendenza al cambiamento, nelle prime giornate di campionato con la Juventus, Thiago Motta ha dato segnali di voler mantenere una certa continuità. Per la prima volta in oltre un anno, ha schierato la stessa formazione per due partite consecutive, contro il Verona e la Roma. Questo, tuttavia, sembra essere più un’eccezione che una regola, dettata dagli infortuni di alcuni giocatori e dalla necessità di integrare i nuovi arrivi, piuttosto che un cambio di filosofia da parte del tecnico.

Con l’intensificarsi del calendario e l’inizio delle competizioni europee, Thiago Motta è pronto a tornare alla sua strategia di rotazione continua. Giocatori come Danilo e Savona, Cabal e Cambiaso, Gatti, Bremer e Kalulu, Locatelli e Thuram, Koopmeiners, Douglas Luiz e Fagioli, Conceicao, Yildiz, Nico Gonzalez e Weah sono alcuni dei nomi che potrebbero alternarsi frequentemente tra campo e panchina. In questo scenario, Motta cercherà di gestire al meglio le risorse a disposizione, offrendo spazio a tutti i componenti della rosa e mantenendo un elevato livello di competitività. L’obiettivo è chiaro: ottenere il massimo da ogni giocatore, evitando cali di forma dovuti a un sovraccarico di partite e mantenendo la squadra sempre pronta ad affrontare qualsiasi avversario.