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Juventus, D’Amico su Koopmeiners: “Situazione senza precedenti”
Il DS del club bergamasco, è tornato a parlare della vicenda attorno al trasferimento di Koopmeiners alla Juventus. Ecco le sue parole.
In una recente intervista, Tony D’Amico, direttore sportivo dell’Atalanta, ha condiviso dettagli significativi riguardo la recente vicenda che ha coinvolto Teun Koopmeiners, e il suo passaggio alla Juventus, offrendo uno sguardo approfondito sulle dinamiche che influenzano il mercato dei calciatori.
Le parole di Tony D’Amico
Per un giocatore di una squadra come l’Atalanta, ricevere un’offerta da un top club come la Juventus è sempre una sfida. La storia calcistica e il prestigio della Juventus esercitano un’attrazione notevole su molti calciatori, e Koopmeiners non ha fatto eccezione. Secondo quanto dichiarato da D’Amico, “È difficile per un giocatore dell’Atalanta rifiutare una chiamata della Juventus”.
Uno degli aspetti più sorprendenti della vicenda, secondo il DS dei nerazzurri, è stato il comportamento del giocatore stesso. D’Amico ha rivelato che Koopmeiners non si è presentato per ben tre settimane al centro sportivo di Zingonia, una situazione descritta come “incredibile”. Il direttore sportivo ha spiegato: “Il club voleva trattenerlo, ma i suoi comportamenti hanno creato una situazione senza precedenti. Il fatto che non si presentasse a Zingonia per tre settimane è stato incredibile. Probabilmente la vicenda avrebbe potuto essere gestita in modo diverso”. Questo comportamento anomalo ha creato una tensione tra il club e il giocatore, portando a un’escalation della vicenda che ha reso difficile la gestione del caso.
Nonostante la volontà iniziale di trattenere Koopmeiners, l’Atalanta non è nuova a operazioni di cessione importanti. “L’Atalanta si è sempre rinnovata anche attraverso la cessione di calciatori”, ha sottolineato D’Amico. Il club bergamasco ha spesso saputo rinnovarsi attraverso la vendita dei suoi talenti migliori, reinvestendo poi nel mercato per mantenere un alto livello competitivo. Tuttavia, come sottolineato da D’Amico, “quando si deve vendere o acquistare un giocatore, non dipende solo dalla volontà della società”, ma anche dalle dinamiche che coinvolgono il giocatore stesso e i club interessati.
Un ulteriore fattore che ha complicato la trattativa tra l’Atalanta e la Juventus è stato il contesto economico e logistico del mercato post-pandemia. D’Amico ha spiegato: “Questo fattore influisce sui tempi, e il periodo post-Covid ha anche rallentato il mercato del calcio”. La crisi generata dal Covid-19 ha infatti rallentato molte operazioni di mercato, influenzando non solo i tempi delle trattative, ma anche la gestione economica dei trasferimenti. Questo ha inevitabilmente avuto un impatto sulla vicenda Koopmeiners, rendendo più complessa la risoluzione del caso.