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Juventus, senti Moggi: “Koopmeiners non è un leader”
Durante un intervista a Radio Bianconera, Luciano Moggi ha espresso il suo punto di vista sulla rosa attuale Juventus. Le sue parole.
In occasione della sfida tra Juventus e Lazio, Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, ha condiviso il suo punto di vista su Radio Bianconera. L’attesissimo incontro rappresenta il ritorno della Serie A dopo la pausa per le nazionali e, secondo Moggi, ci sono ancora questioni da risolvere all’interno della squadra bianconera, soprattutto in attacco.
La Juventus ha bisogno di rinforzi in attacco
Secondo Moggi, l’organico della Juventus presenta alcune lacune, in particolare nel reparto offensivo. “Sicuramente l’organico è monco in avanti. Bisogna fare di necessità virtù. Nico potrebbe fare anche la punta, ma serve un centravanti di ruolo. Falso nove? Zirkzee lo è, fa un ottimo giro palla. Finora non si è visto questo lavoro nella Juve. La squadra soffre, solo una vittoria in casa, problema da quantificare e risolvere. Per il resto ci si può arrangiare”. Moggi ha lodato il lavoro della dirigenza, affermando: “Il lavoro della dirigenza è stato ottimo. Con un allenatore nuovo che deve ribadire quanto fatto a Bologna, sulle sue qualità non ci sono dubbi. Ancora la squadra però non ha dato questa impressione. Manca qualcosa in mezzo, a livello di leadership”.
Il ruolo di Koopmeiners: “Non può essere un leader”
Teun Koopmeiners, centrocampista olandese, è stato al centro delle riflessioni di Moggi. Sebbene sia riconosciuto come un giocatore intelligente e dotato di un buon tiro, Moggi ritiene che non possa giocare nel ruolo di sottopunta. “Koopmeiners? Giocatore importante, ma non può giocare sotto punta. Lui si muove in modo intelligente, può andare anche al tiro. Deve sicuramente ambientarsi con questo nuovo tecnico. L’olandese però non può essere un leader. Lo eleggono i compagni e il suo compito è importante”. Moggi ha sottolineato che la leadership non si acquisisce semplicemente con il talento, ma viene riconosciuta dai compagni: “Quando Maradona giocava, andavano bene tutti. Quando Zidane era al top, idem, così come Del Piero che ovviamente poteva essere un trascinatore perché la sua immagine andava oltre il calcio”.
Le speranze per il futuro: Yildiz e rinforzi
Moggi ha espresso ottimismo per il futuro di alcuni giovani talenti, come il turco Kenan Yildiz, che ha già mostrato buone qualità. “Yildiz è un altro giocatore bravissimo. Con il turco e Nico bisogna mettere in mezzo palloni per la testa di Dusan, oltre che puntare l’avversario. Kenan avrà un avvenire”. Tuttavia, secondo Moggi, la Juventus avrà bisogno di ulteriori rinforzi per tornare a competere ai massimi livelli. “Speriamo la Juve arrivi a competere. Questa squadra è nata per un ciclo e bisogna aspettare per tornare a primeggiare. Ora aspettiamo qualche innesto”.
La critica a Douglas Luiz
Infine, Moggi ha espresso una critica nei confronti del brasiliano Douglas Luiz, ritenendo che il suo rendimento in campo sia stato al di sotto delle aspettative. “In questo momento Douglas Luiz in campo solo se cambia rotta, quello visto finora è troppo lento”. Secondo l’ex dirigente, il centrocampista deve cambiare approccio e velocizzare il suo gioco se vuole essere un elemento utile per la Juventus.