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Andrea Cambiaso: “La Juventus è il mio Real”
Andrea Cambiaso si è raccontato in una lunga intervista. Il terzino ha parlato a 360 gradi del suo percorso alla Juventus.
Andrea Cambiaso si è aperto in una lunga intervista a Il Corriere dello Sport, rivelando aspetti personali e professionali della sua carriera e del suo legame con il club bianconero. Durante la conversazione, ha trattato temi che spaziano dall’amore per la Juventus, ai sogni di futuro, fino alla sua esperienza con allenatori come Thiago Motta e Massimiliano Allegri. Il giocatore ha offerto un quadro autentico delle sue ambizioni e della sua crescita personale, mostrando quanto il calcio, e in particolare la Juventus, rappresentino una parte centrale della sua vita.
Juventus: “Voglio rimanere il più a lungo possibile”
Per Andrea Cambiaso, la Juventus non è solo una squadra di calcio, ma una vera e propria seconda famiglia. “La storia del calcio italiano, una seconda famiglia e un grandissimo punto di arrivo per la mia carriera”, ha dichiarato il difensore bianconero, esprimendo tutta la sua gratitudine per essere arrivato in un club così prestigioso. Anche l’accostamento al Real Madrid è stato un tema trattato nell’intervista: “Solo il fatto che io sia stato accostato a un club come il Real Madrid mi sembra una cosa più grande di me. Sono orgoglioso degli estimatori che potrei avere, è gratificante e stimolante sapere che qualcuno ti apprezza”. Tuttavia, Cambiaso non ha dubbi: “La Juve è il mio Real. Se penso di concludere qui la mia carriera? Beh, ho rinnovato fino al 2029 e vorrei rimanere il più a lungo possibile”.
La corsa al titolo e le sfide imminenti
Parlando della stagione in corso, Cambiaso ha mostrato fiducia nelle potenzialità della squadra. Sebbene riconosca l’Inter come favorita per lo scudetto, non nasconde l’ambizione di lottare per i primi posti. “Siamo da primissimi posti e la Juve deve sempre giocare per vincere”, ha affermato. Lo scontro diretto con l’Inter si avvicina e il difensore ne riconosce l’importanza, ma è consapevole delle altre sfide che attendono la squadra: “L’Inter è favorita e tra due domeniche c’è lo scontro diretto. Chissà… Prima però ci sono Lazio e Stoccarda, due montagne altissime. Siamo tra le migliori”. In particolare, la Lazio rappresenta una minaccia: “Una squadra fastidiosa, con gamba ed entusiasmo, che fa paura. Verrà a Torino con quattro calciatori offensivi davanti”.
Fagioli e Pogba: solidarietà verso i compagni in difficoltà
La sensibilità di Cambiaso emerge quando parla dei suoi compagni di squadra, in particolare di Fagioli e Pogba, alle prese con momenti difficili. “Aiutare è difficile, puoi farlo con una parola giusta, ma forse non basta. Certi mostri li conosci davvero solo se li vivi. Noi compagni e amici non possiamo avere l’ambizione di essere anche degli psicologi o dei medici perché non abbiamo le competenze per risolvere certi problemi”, ha commentato.
Thiago Motta: una guida visionaria
Rivolgendosi al suo passato a Bologna sotto la guida di Thiago Motta, Cambiaso ha raccontato come l’allenatore lo abbia aiutato a vedere il calcio da una nuova prospettiva. “Dal punto di vista tattico già a Bologna mi ha fatto scoprire cose che non avevo mai visto. L’ho ritrovato ancora più determinato: con lui non abbiamo ruoli, ma occupiamo lo spazio. Ha inoltre un suo metodo di gestione del gruppo: non ci fa mai capire chi gioca fino a poche ore prima della partita e questo alza il livello degli allenamenti e della competizione interna. Poi ha la “mottata” sempre in canna. E se fin qui le ha prese tutte, significa che è un visionario”.
Il giudizio sui nuovi acquisti
Cambiaso ha espresso grande entusiasmo verso i nuovi arrivati in casa Juventus, descrivendoli con un misto di ammirazione e simpatia: “Li adoro. Koop è pragmatico, sa quello che vuole e come prenderselo: una macchina. Thuram è un giocherellone. Di Gregorio appare come cattivone invece è buono come il pane. Cabal è un po’ introverso e non ci ha ancora fatto vedere tutto il suo potenziale. Douglas Luiz è genialità allo stato puro, fa impressione come tocca il pallone: se ne accorgeranno presto anche quelli che lo criticano. Adzic è un diamante, ha 18 anni ed è appena arrivato dal Montenegro eppure sembra sia alla Juve da una vita. Kalulu è un soldato: porca miseria, non ne sbaglia una. Nico è uno di quegli argentini che da avversario ti infastidiscono ma quando è dalla tua parte si getterebbe nel fuoco per aiutarti. Conceiçao è una bomba: dinamite pura”.
L’ironia del Fantacalcio
Con un tocco di ironia, Cambiaso ha raccontato la sua avventura al Fantacalcio, rivelando di aver investito una parte significativa del suo budget su Dusan Vlahovic, convinto che l’attaccante segnerà almeno 20 gol in stagione. “Quest’anno mi sono rovinato per prendere Vlahovic. Farà almeno 20 goal, me lo sento. Lo voglio aiutare. Poi ho speso il 10% del budget per prendere me stesso”.
Allegri: il maestro dell’equilibrio
Infine, il difensore ha riservato parole di grande stima per Massimiliano Allegri, che considera una figura fondamentale per la sua crescita mentale e professionale. “A Max voglio un bene dell’anima, anche Landucci mi è stato sempre vicino”, ha detto Cambiaso. Il giovane difensore ha poi ricordato un momento chiave della sua crescita: “Ricordo che all’inizio della scorsa stagione volevo spaccare il mondo e lui mi diceva ‘calma, calma’. Troppa foga mi portava fuori giri, è stato il primo a darmi due scarpe comode per andare lontano”.