Seguici su

Notizie

Il fallimento di Eindhoven: Juventus fuori dalla Champions, ma i problemi sono più profondi

Thiago Motta

La Juventus dice addio alla Champions. Scelte discutibili di Motta, assenza di leader e futuro incerto: il club dovrà riflettere.

La Juventus dice addio alla Champions League ai playoff, sconfitta per 3-1 ai supplementari dal PSV Eindhoven. Una disfatta dolorosa, non solo per il risultato ma per la prestazione, insufficiente e priva di mordente. Per l’ennesima volta negli ultimi anni, i bianconeri non si sono dimostrati all’altezza del palcoscenico europeo, tradendo le aspettative.

Il fallimento non è solo sportivo ma anche economico: l’eliminazione costa alla società oltre 11 milioni di euro, una cifra che avrebbe fatto comodo nella programmazione futura. Ma il vero interrogativo è: e ora? Come si riparte? Già, come cambiano i programmi adesso?

Formazione e gestione dei cambi: un disastro targato Motta?

La gestione tecnica di Thiago Motta lascia perplessi, a partire dalla formazione iniziale. L’esclusione di Khéphren Thuram dal primo minuto ha fatto discutere: il centrocampista francese è stato tra i migliori della stagione, eppure Motta ha preferito schierare Koopmeiners, nonostante le sue condizioni fisiche precarie (febbricitante da due giorni). Un azzardo che non ha pagato.

Ma ancora più discutibili sono state le sostituzioni. Dopo il gol del momentaneo vantaggio di Weah al 63′, Motta ha inspiegabilmente rinviato i cambi fino al 77′. Una scelta che ha tolto freschezza alla squadra e che si è rivelata controproducente. Ancora più inspiegabile l’uscita di Francisco Conceiçao, tra i più vivaci, mentre è rimasto in campo un Nico Gonzalez visibilmente sottotono. E poi la gestione di Cambiaso, spostato a centrocampo con l’ingresso di Savona, senza ottenere alcun beneficio. Infine, il cambio al 90′, con Vlahovic inserito solo per sostituire Kolo Muani, invece di tentare una mossa più offensiva con entrambi gli attaccanti in campo.

Thiago Motta durante la partita di Serie A Inter-Juventus del 27 ottobre 2024
L’allenatore della Juventus, Thiago Motta, durante la partita contro l’Inter del 27 ottobre 2024 a San Siro- notiziejuventus.it

Juve senza leader: in panchina e in campo

Oltre agli errori tattici, c’è un problema più profondo: la Juventus non ha leader. Thiago Motta non sembra in grado di trascinare la squadra e nemmeno il gruppo in campo ha un giocatore capace di prendere per mano i compagni nei momenti difficili.

Locatelli, da capitano, ha rilasciato dichiarazioni amare nel post-partita, evidenziando una mancanza di personalità. Koopmeiners, il giocatore su cui si puntava per dare ordine e leadership, continua ad essere una versione sbiadita del centrocampista visto all’Atalanta. Nessuno si impone, nessuno trascina: una situazione che, nel lungo periodo, rischia di diventare insostenibile.

Motta e Locatelli, versioni opposte: segnale di confusione?

A certificare il momento difficile c’è anche il disaccordo pubblico tra l’allenatore e il capitano. Locatelli ha parlato di partita “buttata via” , di una squadra che “ha concesso troppo” e di avversari che “l’hanno voluta di più”.

Dal canto suo invece Motta si è detto in disaccordo con la lettura del capitano bianconero: “L’hanno voluta di più? Non sono d’accordo, ma nel pareggio loro hanno spinto di più, hanno creato, anche noi l’abbiamo fatto. La partita è stata aperta”. Ha poi continuato: “Partita buttata via? Non abbiamo buttato via niente, abbiamo provato dal primo all’ultimo secondo a superare l’avversario ma non siamo stati in grado di essere più bravi di loro in tutta la partita. Alla fine hanno meritato”.

Due visioni opposte che testimoniano la frattura nella gestione della squadra. Il fatto che il capitano e l’allenatore non siano sulla stessa lunghezza d’onda non è un dettaglio da trascurare: la Juventus sembra essere in un limbo, senza una direzione chiara e senza una guida forte.

Manuel Locatelli
Manuel Locatelli

Il futuro di Thiago Motta: la Juventus ha ancora fiducia?

La sconfitta di Eindhoven segna un punto di svolta per la stagione e forse anche per il progetto tecnico. Thiago Motta era stato scelto per guidare una nuova fase della Juventus, ma i risultati non stanno dando ragione alla società. L’eliminazione dalla Champions non è solo un incidente di percorso, ma il sintomo di una squadra che non ha ancora un’identità chiara.

Non è ancora il momento delle sentenze definitive, ma la dirigenza bianconera dovrà porsi delle domande. Motta è davvero l’uomo giusto per il futuro? La Juventus può permettersi di aspettare che il progetto maturi? In un club abituato a vincere, il tempo per gli esperimenti è sempre limitato. Nei prossimi mesi, la società dovrà prendere una decisione: proseguire su questa strada o cambiare rotta prima che sia troppo tardi.


© by Delta Pictures S.r.l. - Via G. Boglietti 2, 13900 Biella - [email protected] – +39 015.247.16.79 - Cap. Soc. € 50.000 i.v. - P. IVA: 02154000026 - n. R.E.A. BI 181760

Sito non ufficiale, non autorizzato o collegato a Juventus Football Club. I marchi Juventus sono di esclusiva proprietà di Juventus Football Club.