Notizie
L’ex attaccante bianconero non si trattiene: “Juventus, senza Champions è fallimento totale”

Amauri si racconta a TuttoMercatoWeb: l’orgoglio di giocare nella Juventus, le difficoltà del 2009-10 e il rimpianto di non essersi fermato per infortuni.
Amauri, ex bomber della Juventus, ha rilasciato un’intervista a TuttoMercatoWeb, raccontando il suo passato in bianconero. Arrivato a Torino nel 2008 dal Palermo, ricorda il primo anno come un sogno realizzato: “Vestire la maglia della Juve è stato un onore incredibile”. In quella stagione, segnò gol pesanti, anche in Champions, giocando al fianco di mostri sacri come Buffon e Del Piero. “L’atmosfera allo stadio, il calore dei tifosi: era tutto speciale”, ha raccontato, con nostalgia. L’italo-brasiliano ha parlato della situazione della Juventus in campionato: “Non andare in Champions? Sarebbe un fallimento totale, purtroppo“.

Le ombre di una stagione buia
Non sono mancati, però, i momenti difficili. Amauri ha parlato con sincerità del 2009-10, un anno complicato per la Juventus, segnato da risultati deludenti e da una gestione societaria caotica. “Non c’era un direttore sportivo, mancava una direzione chiara”, ha spiegato, descrivendo un club in crisi d’identità. In quel contesto, lui, insieme a Felipe Melo e Diego, finì nel mirino dei tifosi, che li ritennero responsabili dei fallimenti. “Le critiche fanno parte del gioco, ma all’epoca pesavano”, ha ammesso, senza rancore. Con il senno di poi, riconosce che la squadra non aveva le basi per competere ai massimi livelli, e i giocatori ne pagarono il prezzo.
Il rimpianto di non esserci fermato
Tra le confessioni più personali, Amauri ha rivelato un rimpianto: aver continuato a giocare nonostante gli infortuni. “Stringevo i denti, ma non ero al top. È stato un errore”, ha detto, definendo quella scelta un atto quasi masochistico. Questo, secondo lui, alimentò le critiche dei tifosi, che si aspettavano di più. Oggi, lontano dai riflettori, l’ex attaccante guarda al suo passato con serenità, orgoglioso di aver lasciato un segno nella storia della Juventus, un club che porterà sempre nel cuore.
