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Juventus-Monza 2-0, Tudor è incontenibile: “Yildiz? Undici forti li troviamo”

Tudor elogia la Juventus: “Vittoria di cuore col Monza, ma serve più cinismo. Yildiz crescerà, pensiamo alla Champions, partita dopo partita”.
Igor Tudor non nasconde la soddisfazione per il 2-0 contro il Monza, ma tiene i piedi per terra. In sala stampa, il tecnico croato elogia il primo tempo dei suoi: “Abbiamo dominato, creato tanto, potevamo segnare di più”. La svolta arriva con l’espulsione di Yildiz, che ha costretto la Juventus a un secondo tempo di lotta e sacrificio. “Queste partite si vincono con il cuore, sono contento perché ci aiutano a crescere”, ha detto Tudor, con quel tono schietto che lo contraddistingue. La squadra ha dimostrato di sapersi adattare, un segnale positivo per un gruppo che punta alla Champions. “Dobbiamo essere più cinici, ma oggi i ragazzi hanno risposto bene”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di queste vittorie “sporche” per forgiare il carattere.

Yildiz, Vlahovic e la gestione delle assenze
Sull’espulsione di Yildiz, Tudor difende il giovane turco: “È un ragazzo d’oro, ha fatto un gesto istintivo, voleva solo proteggere il pallone. Imparerà”. Il tecnico non si scompone per le assenze pesanti, da Koopmeiners a Gatti, fino al dubbio Vlahovic. “Non cerco alibi, chi va in campo deve dare tutto. Dusan? Vedremo come sta in settimana”, ha tagliato corto, senza sbilanciarsi. La sensazione è che Tudor stia lavorando per creare una squadra che non dipenda da singoli, ma che trovi forza nel collettivo. Con Bologna e Lazio all’orizzonte, il croato sa che ogni gara sarà un test di maturità per i suoi.
Lezioni dal passato e occhi sulla Champions
Ripensando al ko col Parma, Tudor ammette: “Abbiamo creato, ma ci è mancato il guizzo. Oggi invece siamo stati concreti”. La sua Juventus deve ancora trovare continuità, ma il tecnico non guarda agli altri: “Pensiamo a noi, partita dopo partita”. L’obiettivo Champions è chiaro, e Tudor vuole una squadra affamata: “Ci serve più cattiveria, più maturità. Ogni match è una finale”. Con il suo pragmatismo, il croato sta costruendo una Juventus solida, pronta a trasformare le difficoltà in carburante per il rush finale.
