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L’ex allenatore della Juventus non ci pensa due volte: “Lo sa anche lui che ha combinato una stupidaggine”

Igor Tudor durante la semifinale di Coppa Italia Juventus-Lazio del 19 maggio 2024

Juventus beffata all’Olimpico: il rosso a Kalulu e il gol di Vecino al 96’ fermano i bianconeri. L’ex Pe attacca il VAR: “Premia i furbi”.

La Juventus esce dall’Olimpico con un pareggio che sa di beffa, un 1-1 contro la Lazio che lascia l’amaro in bocca e complica la corsa alla Champions. A far discutere è l’espulsione di Pierre Kalulu al 60’, un episodio che Fabio Capello, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha definito decisivo. “La Juve era padrona del campo, creava occasioni e sembrava in controllo”, ha dichiarato l’ex tecnico bianconero, sottolineando come la manata di reazione di Kalulu su Castellanos abbia stravolto la partita. Un gesto “stupido”, secondo Capello, che ha costretto la squadra di Tudor a giocare in dieci, aprendo la strada all’assedio finale della Lazio. Il gol di Vecino al 96’ è stato il colpo di grazia, un pareggio che punisce una Juventus fino a quel momento solida e convincente, ma che ora deve guardarsi le spalle in classifica.

Pierre Kalulu
Pierre Kalulu

Il VAR e i “furbi”: Capello non ci sta

Non è solo l’errore di Kalulu a far infuriare Capello, ma anche l’uso del VAR, che a suo avviso premia i comportamenti scorretti. “I giocatori ormai si buttano e contano sulla tecnologia, che spesso dà loro ragione”, ha tuonato, confrontando la Serie A con la Premier League, dove un episodio simile sarebbe stato ignorato. Il rosso a Kalulu, per Capello, è l’emblema di un sistema che incoraggia le simulazioni, penalizzando chi, come la Juventus, stava dominando. La gestione arbitrale della gara solleva interrogativi: il VAR è davvero uno strumento di giustizia o finisce per amplificare le furbizie? Per Capello, il verdetto è chiaro: la Juventus ha perso due punti per una decisione evitabile.

Tudor, scelte giuste ma poca fortuna

Sul piano tattico, Capello ha difeso Igor Tudor, elogiando i cambi finali con Gatti e Vlahovic al posto di Conceicao e Adzic. “Mosse logiche per proteggere l’area”, ha commentato, apprezzando l’atteggiamento di una Juventus che, nonostante l’inferiorità numerica, ha provato a resistere. L’errore difensivo su cui Gatti ha responsabilità, però, ha vanificato gli sforzi. Tudor, che si è scusato con i giocatori sostituiti, esce dalla sfida con un punto e tanti rimpianti. Per Capello, la qualificazione Champions ora è una missione ardua: “Serve un miracolo, San Gasp deve aiutare”. La Juventus, ferita ma non doma, guarda avanti, ma il passo falso di Roma potrebbe pesare caro.


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