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Venezia-Juventus 2-3: si compie il miracolo Champions League, ma che rischio
Juventus, vittoria thrilling 3-2 a Venezia: Yildiz, Kolo Muani e Locatelli firmano il pass Champions. Lagunari retrocessi ma a testa alta.
La Juventus ha staccato il biglietto per la prossima Champions League con una vittoria al cardiopalma per 3-2 contro il Venezia, in un match che ha tenuto i tifosi con il fiato sospeso fino al fischio finale. Allo stadio Penzo, i bianconeri hanno dovuto sudare per portare a casa i tre punti, fondamentali per blindare il quarto posto in classifica. L’avvio è stato choc: dopo appena due minuti, Daniel Fila ha punito una difesa juventina ancora fredda, portando in vantaggio i lagunari. La reazione della squadra di Igor Tudor, però, non si è fatta attendere. Al 25’ Kenan Yildiz ha pareggiato con un lampo di classe, mentre sei minuti dopo Randal Kolo Muani ha firmato il sorpasso, sfruttando un’azione corale. Nonostante il vantaggio, la Juventus ha mostrato le solite incertezze, con una prestazione che alterna sprazzi di qualità a momenti di confusione, specchio di una stagione tutt’altro che lineare.
Il Venezia non molla, ma Locatelli è decisivo
Nella ripresa, il Venezia, già retrocesso ma determinato a onorare il campo, ha rialzato la testa. Al 55’ Ridgeciano Haps ha riportato il punteggio in parità, capitalizzando un’azione ben costruita e mettendo a nudo le fragilità difensive bianconere. La partita sembrava destinata a complicarsi, ma al 72’ un’ingenuità di Hans Nicolussi Caviglia, che ha steso Francisco Conceicao in area, ha regalato alla Juventus un rigore decisivo. Sul dischetto si è presentato Manuel Locatelli, che con glaciale precisione ha battuto il portiere avversario, siglando il 3-2. Gli ultimi minuti sono stati un assedio del Venezia, con i padroni di casa che hanno sfiorato il pareggio in più occasioni, ma la Juventus ha tenuto duro, stringendo i denti e portando a casa il risultato.
Un sospiro di sollievo per Tudor, Venezia a testa alta
Questa vittoria, seppur sofferta, permette alla Juventus di centrare l’obiettivo minimo stagionale: la qualificazione alla Champions League, con Roma e Lazio tenute a distanza. Per Igor Tudor, criticato per un’annata altalenante, è un risultato che dà ossigeno, ma non cancella i dubbi su una squadra ancora lontana dall’essere solida. Il Venezia, invece, saluta la Serie A con una prova di orgoglio, mostrando carattere nonostante la retrocessione già scritta. I lagunari di Di Francesco escono dal campo tra gli applausi, mentre la Juventus guarda al futuro con un misto di sollievo e interrogativi, consapevole che per competere ad alti livelli servirà ben altro nella prossima stagione.