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Rabiot attacca la Juventus: “Da qualche anno non erano stati fatti acquisti all’altezza della Juve”. Poi la rivelazione sull’addio
Rabiot si racconta: l’addio alla Juve, il legame con Allegri e il sogno Champions col Marsiglia. Un’intervista carica di emozioni e riflessioni.
Adrien Rabiot ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, raccontando con emozione gli anni trascorsi alla Juventus, un club che lo ha plasmato come uomo e come calciatore. «Sono stati anni fondamentali», ha detto con sincerità, riconoscendo quanto Torino e la maglia bianconera lo abbiano aiutato a crescere, fino a indossare la fascia di capitano. «Portarla non è una cosa da poco», ha confessato, con un misto di orgoglio e nostalgia. Rabiot non nasconde l’affetto per i tifosi e per l’ambiente juventino, che lo ha accolto e fatto sentire importante. Lasciare la Juve è stato un passo doloroso, ma necessario: «È stata una svolta per la mia mentalità e professionalità», ha aggiunto, dipingendo Torino come una città che gli ha insegnato tanto. Eppure, nonostante il legame profondo, qualcosa lo ha spinto a cambiare aria, scegliendo il Marsiglia per una nuova avventura.
Un addio amaro: divergenze con la dirigenza e un progetto che non convince
La decisione di lasciare la Juventus non è stata presa a cuor leggero. Rabiot ha rivelato di aver avuto contatti con Thiago Motta, l’allenatore che avrebbe voluto trattenerlo, ma le scelte della dirigenza, in particolare di Cristiano Giuntoli, non lo hanno convinto a restare. «Non ho avuto la sensazione che volessero costruire qualcosa di importante», ha dichiarato con una punta di amarezza, criticando la mancanza di acquisti di spessore negli ultimi anni. «In campo sembrava che solo in pochi facessero il necessario», ha aggiunto, lasciando intendere che la frustrazione accumulata lo abbia spinto a cercare altrove una sfida più stimolante. Il caos della stagione bianconera sembra dargli ragione, ma Rabiot non nasconde una certa incredulità di fronte alla fretta con cui il progetto di Motta è stato messo in discussione: «È un ottimo allenatore, con un grande futuro davanti».
Allegri, Thuram e il sogno Champions con il Marsiglia
Nel racconto di Rabiot emerge forte il legame con Massimiliano Allegri, una figura che va oltre il ruolo di allenatore. «Ci parlo spesso, di tutto, non solo di calcio», ha detto con calore, descrivendo Allegri come un mentore con una mentalità vincente. «Se mi chiama, ci sarò sempre», ha promesso, lasciando intravedere la possibilità di un futuro incrocio di strade. Sul giovane Thuram, Rabiot scommette con entusiasmo: «Ha grande potenziale, ma serve un contesto di livello per farlo brillare». Ora, con il Marsiglia qualificato in Champions, Rabiot sogna di giocare la competizione in un Velodrome infuocato, un’esperienza che potrebbe arricchire il suo percorso. Nonostante il distacco dalla Juve, il suo racconto trasuda rispetto e gratitudine per un club che lo ha reso grande, ma anche la determinazione di scrivere un nuovo capitolo, senza rimpianti, in terra francese.