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Fabio Paratici difende le pratiche contabili della Juventus in un’intervista a Sky Sport
Le interviste di Fabio Paratici svelano dettagli inediti sulle pratiche contabili alla Juventus e il loro impatto sulle strategie di mercato.
Fabio Paratici, ex direttore dell’area sportiva della Juventus, ha recentemente rilasciato un’intervista che getta nuova luce sulle pratiche contabili del club. La sua difesa arriva in un momento critico, quando le questioni finanziarie e contabili continuano a suscitare dibattiti accesi nel mondo del calcio. Secondo Paratici, le accuse mosse contro di lui e la società non riguardano valutazioni distorte dei calciatori, ma piuttosto un principio contabile mai utilizzato prima. Questa rivelazione apre una finestra su un periodo turbolento per la Juventus, che ha visto il club coinvolto in controversie legate alle plusvalenze e alla gestione finanziaria.
Le pratiche contabili e il loro peso nelle strategie di mercato bianconere
Durante l’intervista con Sky Sport, Paratici ha messo in evidenza come le pratiche contabili siano cambiate radicalmente dal 2018 al 2021. In quegli anni, la Juventus ha fatto ampio ricorso alle plusvalenze, una pratica che era quasi assente nel periodo precedente. L’acquisto di Cristiano Ronaldo ha segnato un punto di svolta, portando il club a utilizzare frequentemente le plusvalenze per mantenere i conti in ordine. Paratici ha citato esempi come le vendite di Audero, Mandragora, Cerri e Favilli, tutte operazioni che hanno generato significative plusvalenze per il club. Tuttavia, queste pratiche sono diventate un argomento di discussione e critica, sollevando interrogativi sulla sostenibilità e sull’etica di tali strategie finanziarie.
Le accuse di Paratici verso altri club e la richiesta di equità
Nel corso dell’intervista, Paratici ha dichiarato che altre società di calcio hanno adottato strategie simili, citando specificamente l’Inter e il Napoli. Ha criticato il sistema attuale, suggerendo che le punizioni inflitte alla Juventus non siano state eque, soprattutto considerando operazioni come quelle dell’Inter con Bastoni e la complessa trattativa del Napoli per Osimhen. Paratici sostiene che le sanzioni avrebbero dovuto essere più uniformi e che il trattamento riservato alla Juventus è stato sproporzionato rispetto ad altri club. Questa difesa appassionata arriva mentre la Juventus cerca di riposizionarsi sotto la guida di Luciano Spalletti, affrontando le sfide di un mercato sempre più competitivo e regolamentato.