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Damien Comolli punta sui dati alla Juventus ma i nuovi acquisti deludono

Vista aerea dell'Allianz Stadium di Torino

Il nuovo approccio gestionale della Juventus di Luciano Spalletti: l’importanza dei dati e delle statistiche nella gestione del club e le sfide da affrontare.

Nel panorama calcistico moderno, l’approccio basato sui dati e statistiche sta diventando sempre più rilevante, e la Juventus non fa eccezione. Damien Comolli, dirigente di spicco del club torinese, ha recentemente attirato l’attenzione per il suo metodo innovativo, che mira a guidare la squadra attraverso un’analisi approfondita dei numeri. Sebbene la Juventus fosse già a conoscenza di questo modus operandi al momento della nomina di Comolli, il suo impatto sulla gestione del club potrebbe segnare un cambiamento significativo.

L’uso dei dati e le sfide con l’allenatore Luciano Spalletti

Comolli ha sottolineato che, sebbene i dati siano essenziali, da soli non bastano. Serve una figura che sappia mediare tra analisi numerica e la comunicazione con l’allenatore. “Serve qualcuno che conosca i dati ma sappia parlare il linguaggio del coach”, ha detto Comolli. Questo approccio ha creato delle sfide, specialmente con allenatori come Igor Tudor. Ora, con Luciano Spalletti alla guida, il rapporto tra Comolli e il tecnico sarà cruciale per il successo della squadra. Dopo un inizio promettente con una vittoria, Spalletti ha incontrato difficoltà con due pareggi consecutivi in casa, sollevando interrogativi su come i dati possano effettivamente supportare il suo lavoro.

Dati e mercato: le difficoltà degli ultimi acquisti

Il metodo “data driven” di Comolli si è esteso anche al calciomercato, ma i risultati degli ultimi acquisti sono stati al di sotto delle aspettative. Giocatori come Joao Mario, Openda, David e Zhegrova hanno faticato a emergere. Joao Mario, ad esempio, ha avuto un impatto inferiore rispetto ad Alberto Costa, e la scelta dello scambio rimane un mistero. Zhegrova, nonostante il potenziale, è stato frenato da infortuni. David ha mostrato talento, ma l’aspetto psicologico sembra influenzarne la resa. Openda, invece, non ha ancora segnato, nemmeno in nazionale, destando preoccupazioni. Tuttavia, c’è speranza che, come Reijnders, possano emergere col tempo, integrando al meglio l’approccio basato sui dati nella loro prestazione.


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