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Khephren Thuram dice che la Juventus è il miglior club d’Italia e racconta del fratello all’Inter
Intervista a Khephren Thuram: il legame con la Juventus, l’influenza del padre e le sfide personali per crescere nel mondo del calcio.
Khephren Thuram, talentuoso centrocampista francese, ha recentemente concesso un’intervista a DAZN in cui ha parlato del suo rapporto con la Juventus, delle sue ambizioni e delle influenze familiari. In un dialogo sincero con Hernanes, ex centrocampista bianconero, Thuram ha condiviso dettagli su come la sua famiglia, in particolare suo padre, abbia influenzato la sua carriera calcistica e la sua visione del calcio.
La Juventus come stile di vita e il supporto familiare
Durante l’intervista, Thuram ha espresso la sua ammirazione per la Juventus, definendola il miglior club in Italia e uno dei migliori al mondo. Ha sottolineato come il club bianconero rappresenti un vero e proprio stile di vita, dove dedizione e disciplina sono fondamentali. “Quando sei qui ti devi comportare in una certa maniera, devi dormire Juventus, mangiare Juventus”, ha dichiarato Thuram, evidenziando la differenza con altre esperienze avute in club come Nizza e Monaco. Il giovane centrocampista ha anche parlato di quanto suo padre, Lilian Thuram, sia stato influente nella sua crescita professionale, aiutandolo a comprendere l’importanza di questo approccio.
Le ambizioni personali e la rivalità familiare
Thuram ha parlato delle sue ambizioni personali, sottolineando il desiderio di migliorare le proprie abilità, in particolare il tiro. Ha spiegato come sia cruciale allenare sia i propri punti di forza che le aree di debolezza per eccellere. “Ci sono tante cose in cui uno deve essere bravo in campo”, ha sottolineato, aggiungendo che la velocità e la tecnica sono essenziali per un centrocampista moderno. Infine, ha raccontato l’episodio delle esultanze durante la partita Juventus-Inter, finita 4-3, dove lui e suo fratello hanno segnato. “È stato un bel momento”, ha ammesso Thuram, descrivendo la sua esultanza per rispondere a quella del fratello, aggiungendo un tocco di competizione familiare al racconto.