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La Juventus vince a Pisa e chiude l’anno con sette vittorie su otto partite

Esultanza Juventus dopo il gol

Luciano Spalletti e il nuovo corso della Juventus tra sfide di campionato e strategie di mercato per il futuro.

La Juventus, sotto la guida di Luciano Spalletti, sta vivendo un momento di ripresa significativo. Dopo un periodo di difficoltà, il tecnico è riuscito a infondere una nuova linfa vitale alla squadra, portando i bianconeri a chiudere l’anno con una vittoria a Pisa, la settima nelle ultime otto partite. Tuttavia, il percorso verso la stabilità è ancora lungo e ricco di insidie. Le prossime partite in campionato, sebbene sulla carta appaiano abbordabili, potrebbero rivelarsi impegnative sul piano delle motivazioni. La Juventus si trova quindi in una fase strategica cruciale, dove ogni passo deve essere ponderato con attenzione.

La continuità nelle scelte di Spalletti e l’analisi delle lacune offensive

Luciano Spalletti ha iniziato a mostrare una maggiore continuità nelle scelte tattiche, soprattutto per quanto riguarda l’attacco. Nonostante ciò, secondo Andrea Bosco, la Juventus continua a soffrire di una mancanza di un centravanti di livello mondiale. Gli attuali attaccanti, come David, Openda e Vlahovic, pur avendo qualità, non sembrano poter reggere da soli il peso dell’attacco, non essendo paragonabili a giocatori del calibro di Ronaldo o Tevez. Bosco sottolinea come in passato la Juventus avrebbe potuto acquisire un talento come Haaland, ma preferisce non soffermarsi su scelte passate. La continuità di risultati è fondamentale, ma per ambire a traguardi più alti, la squadra necessita di rinforzi mirati.

Strategie di mercato e il potenziale impatto delle operazioni di gennaio

Guardando avanti, il mercato di gennaio si presenta come un’opportunità per la Juventus di colmare alcune lacune strutturali. Bosco suggerisce di puntare su giovani di prospettiva come Palestra, che potrebbe offrire soluzioni ai problemi attuali della squadra. Inoltre, il ritorno di Muharemovic potrebbe rafforzare il reparto difensivo. In termini di centrocampo, Bosco vede in Goretzka un profilo ideale, grazie alle sue qualità di organizzatore. Tuttavia, esprime dubbi su Frattesi, soprattutto se dovesse sostituire McKennie, e non ritiene Chiesa una scelta prioritaria. Infine, la questione di un eventuale trasferimento di Perin viene sollevata, con Bosco che preferirebbe mantenere la sua esperienza, suggerendo Caprile come un possibile sostituto affidabile.


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