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Antonio Conte rivela retroscena su Del Piero: “Se mi avesse chiesto di fare un altro anno alla Juve, mi sarebbe”

Alessandro Del Piero

Conte svela il legame con Del Piero: stima, rimpianti e un addio che poteva essere rimandato, in un retroscena che emoziona i tifosi juventini.

Parlare di Alessandro Del Piero alla Juventus è come sfogliare un libro di storia, e Antonio Conte, in una recente intervista, ha aggiunto un capitolo inedito. L’ex allenatore bianconero ha raccontato con sincerità il rapporto con il capitano, un campione che, pur non sempre titolare nella sua squadra del 2011-12, non ha mai fatto mancare il suo peso. «Ale era speciale, nei momenti che contavano lo cercavo», ha detto Conte, dipingendo un Del Piero capace di mettere la squadra davanti a tutto. Non era facile gestire una leggenda in una fase diversa della carriera, ma il numero 10 rispondeva con la classe di sempre, in campo e fuori. Questo ricordo illumina un’intesa fatta di rispetto, dove il tecnico e il giocatore si capivano al volo, uniti dall’amore per quella maglia a strisce.

Antonio Conte
La Juve getta la maschera: Conte al Mondiale per club – Notiziejuventus.it (Image Photo Agency)

Il rimpianto di un addio troppo precoce

C’è una nota di amarezza nelle parole di Conte, un pensiero che fa sospirare ogni juventino: «Se Alex mi avesse chiesto di restare un altro anno, avrei detto sì». L’addio di Del Piero nel 2012, dopo il trionfo in campionato, è un sapore agrodolce. Il tecnico, col senno di poi, lascia intravedere che forse si poteva scrivere un finale diverso, un ultimo giro di giostra per il Pinturicchio. È un’ammissione che riapre vecchie ferite, ma scalda il cuore, perché mostra un Conte umano, consapevole di quanto Del Piero fosse più di un calciatore: era il simbolo di un’epoca. Questo retroscena, sincero e toccante, fa sognare i tifosi, immaginando una Juventus con il suo eterno capitano ancora in campo.

Del Piero, un esempio che non sbiadisce

Le parole di Conte sono un tributo a un uomo che ha incarnato la Juventus come pochi altri. Gestire Del Piero non era una sfida, con il suo carisma e il peso di un’intera tifoseria sulle spalle, ma il capitano rispondeva con umiltà e sacrificio. Questo racconto non è solo celebra un campione, ma riflette sul ruolo di un allenatore costretto a scelte difficili. Per i tifosi, è un’occasione per rivivere l’orgoglio di aver avuto Alex, un leader che non ha mai smesso di brillare, anche dalla panchina. La sua eredità è un faro per la Juventus di oggi, e le parole di Conte, schiette e sentite, sono un modo per stringersi ancora una volta attorno a un simbolo che non si cancellerà mai.


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