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Chiesa-Liverpool: che flop per i Reds. Un giocatore finito?
L’ex Juventus Federico Chiesa, si trova ora in una situazione difficile al Liverpool, tra prestazioni deludenti e i ripetuti infortuni.
Il trasferimento di Federico Chiesa al Liverpool, avvenuto con grandi aspettative, si sta rivelando un vero flop per i Reds. L’esterno italiano, che avrebbe dovuto rinascere nella Premier League, ha collezionato pochissimi minuti in campo e non è riuscito a incidere. Il Liverpool ha investito 12 milioni di euro più bonus per un giocatore che, fino a questo momento, sembra essersi perso tra infortuni e scelte tecniche, lasciando un vuoto nell’attacco del club.
Minuti contati e poca incisività
Da quando è arrivato al Liverpool, Chiesa ha giocato solo 78 minuti complessivi, un dato deludente considerando le aspettative riposte in lui. Tra i vari match disputati dai Reds, l’ex juventino è rimasto in tribuna in cinque occasioni, a causa di problemi fisici che ne hanno condizionato l’ambientamento. Le sue apparizioni in campo sono state brevi e poco rilevanti: l’ultima risale al 28 settembre contro il Bournemouth, dove ha giocato 18 minuti senza riuscire a fare la differenza. In Champions League ha collezionato solo un minuto contro il Milan, mentre la sua unica partita da titolare, in EFL Cup contro il West Ham, si è conclusa con un assist ma senza lasciare segni profondi.
Ruolo e prestazioni: differenze rispetto alla Juventus
Uno degli elementi che ha inciso sul rendimento di Chiesa è il ruolo assegnato da Arne Slot. Mentre alla Juventus veniva impiegato principalmente come seconda punta, con libertà di movimento soprattutto sulla fascia sinistra, al Liverpool ha giocato da ala destra, una posizione che lo tiene più lontano dalla porta avversaria. I dati di SofaScore mostrano una heatmap che evidenzia la sua presenza soprattutto nella propria metà campo, riducendo notevolmente la sua pericolosità offensiva. Questa differenza di utilizzo, unita ai pochi minuti concessi, non ha favorito il rilancio del giocatore.
Un dato sorprendente, che fotografa la crisi di Chiesa in questo inizio di stagione, è l’assenza di dribbling riusciti. Nonostante in passato fosse uno dei suoi punti di forza, nei mesi trascorsi a Liverpool non è riuscito a saltare l’uomo neanche una volta. In due occasioni ha tentato di superare l’avversario, ma senza successo, un segnale chiaro della sua mancanza di fiducia e brillantezza. Anche il numero di tiri in porta è stato ridotto al minimo: uno solo in Premier League e un palo contro il Bournemouth, ma nessuna rete.
Un giocatore perso?
Le assenze di Chiesa, oltre che per scelte tecniche, sono state causate da problemi fisici che non hanno permesso al giocatore di trovare continuità. Prima della partita di Champions League contro il Bologna, Arne Slot aveva parlato del suo infortunio, ma senza chiarire i tempi di recupero: “Quanto tempo resterà fuori Chiesa? E’ difficile dirlo, è successo tutto solo ieri. Non mi aspetto uno stop molto lungo, ma per questa partita non sarà a disposizione e dovremo vedere se riuscirà a recuperare per sabato. Nella peggiore delle ipotesi tornerà in campo dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali”.
Federico Chiesa, che avrebbe dovuto portare freschezza e talento alla squadra al Liverpool, si trova ora in una situazione difficile. Tuttavia, la strada per riscattare il flop iniziale sembra lunga e complicata, e il rischio che il Liverpool si ritrovi con un giocatore perso è reale.