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Juventus, Cambiaso: “Questa maglia è la cosa più bella del mondo”
Andrea Cambiaso è stato protagonista di conferenza stampa davvero speciale dove ha risposto alle domande dei giovani tifosi. Ecco cosa ha detto.
Andrea Cambiaso è stato il protagonista di una conferenza stampa speciale, dove ha risposto alle domande non dei giornalisti, ma di giovani tifosi. Durante l’incontro, il giocatore ha parlato della Juventus e ha condiviso le sue esperienze personali, i suoi sacrifici e la passione per il calcio, trasmettendo messaggi di ispirazione a chiunque desideri seguire i propri sogni.
La passione e l’importanza di inseguire i propri sogni
Rispondendo alla domanda su cosa consiglierebbe a un giovane desideroso di inseguire i suoi sogni, Cambiaso ha sottolineato l’importanza della passione. “Qualsiasi cosa che fai, che sia studiare o praticare sport, devi essere appassionato, devi dare tutto te stesso”, ha dichiarato. Questo principio, che guida la sua carriera, è stato fondamentale per lui nel raggiungere i suoi obiettivi. Ha spiegato come, oltre all’impegno, anche la fortuna ha avuto il suo ruolo, ma la chiave di tutto è stata la dedizione costante: “Io nel mio caso ho dato veramente tutto me stesso per essere qua e poi sono stato anche fortunato, però insomma, trovare una passione e cercare di fare tutto il possibile per raggiungere il tuo sogno”.
Fin da bambino, Cambiaso aveva una passione innata per il calcio, trasmessagli da suo padre. “A due anni già tiravo calci a un pallone”, ha ricordato con affetto, “Ho cominciato a cinque anni e mezzo e niente, la mia passione più grande me l’ha passata mio papà, anche lui giocava a calcio, anche lui da piccolino giocava nel Genoa e niente, ho cominciato a giocare al pallone, la cosa più bella di questo mondo – gli è stato chiesto quale fosse il suo giocatore preferito – Quando ero piccolo il mio giocatore preferito era, vabbè, Messi, quando ero piccolino vedevo lui e poi quando sono cresciuto, Dybala, che è stato forse uno dei più forti che ho mai visto ed era lui”.
Nel corso della conferenza, Cambiaso ha anche parlato dei giocatori più difficili che ha incontrato in campo: “Sono tanti, ce ne sono. Ad oggi forse Leao, Leao e Kvara del Napoli, sono due sterni molto forti entrambi”.
Le emozioni con la Juventus: “Questa maglia è la cosa più bella del mondo”
Il racconto di Cambiaso sulle emozioni provate durante il suo primo gol con la Juventus: “Che emozioni ho provato al primo gol e alla tua prima presenza con la Juve? Non ci ho capito più niente, era come, non so, un sogno, è stato bello perché era l’ultimo minuto, abbiamo vinto, quindi è stato bellissimo e poi indossare questa maglia è la cosa più bella del mondo, ve lo auguro a tutti”.
Esordio in Champions League
Cambiaso ha poi raccontato l’emozione di aver giocato la sua prima partita in Champions League: “Bellissimo, bellissimo. La canzoncina poi della Champions è stata bellissima e è un traguardo molto importante, perché comunque giocare la Champions League è la coppa più bella che ci sia, quindi è stato molto emozionante. Poi abbiamo pure vinto, quindi è andata bene”.
L’onore di giocare per la Nazionale Italiana
Indossare la maglia della Nazionale Italiana rappresenta per Cambiaso una grande responsabilità, ma anche un motivo di orgoglio: “È una grande responsabilità. Giocare per l’Italia è la cosa più bella, quindi è una grande responsabilità che spero di poter fare ancora per tanti anni e sono molto orgoglioso e contento”.
I sacrifici per arrivare al successo
Nonostante il successo raggiunto, Cambiaso non ha nascosto i sacrifici fatti per arrivare dove è oggi: “Il più grande sacrificio che ho fatto è stato l’anno di Albisola e l’anno di Savona, l’anno dopo, quando avevo finito il mio percorso di studi e in quel momento non sapevo se diventare un cacciatore professionista oppure no. Forse anche con la mia famiglia non erano molto convinti del mio percorso, però ci sono riusciti alla fine, quindi è stato quello il momento più difficile per me”.
Gestire la tensione e crescere come giocatore
Infine, ha rivelato come gestisce la tensione prima di una partita: “Il momento più brutto è l’arrivo dal pullman, quando arriviamo col pullman e arriviamo allo stadio. Quello lì è il momento più brutto perché hai tutta la tensione. Io personalmente non vedo l’ora di scendere in campo, perché nel momento in cui scendi in campo scarichi un po’ di tensione. Per superarla cerco di ridere, di parlare con le altre persone, magari fare qualche battuta e ridere il più possibile, così da stemperare un po’ la tensione e concentrarmi sulla partita”.
Cambiaso ha poi concluso parlando della sua crescita da quando è arrivato in bianconero: “Dal punto di vista fisico, perché quando sono arrivato non ero così, e dal punto di vista mentale. Cioè giocare per questa maglia è una grande responsabilità che ti devi assumere ed è molto bello assumersi questi tipi di responsabilità. Quindi dal punto di vista mentale, adesso sono sempre più concentrato sulla partita e su quello che devo fare in campo”.