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Damien Comolli dice che la scelta di Spalletti è stata una decisione collegiale
 
																								
												
												
											La scelta di Spalletti alla Juventus sottolinea un cambio di strategia e una nuova visione per il futuro del club bianconero.
La Juventus, sotto la guida del nuovo allenatore Igor Tudor, sta vivendo un periodo di transizione caratterizzato da importanti decisioni strategiche. Un elemento centrale di questo cambiamento è la scelta di Luciano Spalletti come allenatore, decisione che riflette una nuova direzione per il club. La necessità di rinnovare la rosa e di impostare una nuova filosofia di gioco ha portato a un ripensamento delle strategie dirigenziali e tecniche. Questo periodo di cambiamento non riguarda solo la rosa dei giocatori, ma si estende anche alla struttura dirigenziale e alla gestione delle operazioni di mercato.
Un accordo annuale che promette un rapporto a lungo termine con Spalletti
Damien Comolli, figura centrale nel processo decisionale del club, ha spiegato che la scelta di Spalletti è stata il risultato di una decisione collegiale, coinvolgendo personalità chiave come Giorgio Chiellini e Francesco Modesto. Secondo Comolli, “Abbiamo scelto Spalletti perché abbiamo visto come giocano le sue squadre”. Questo riflette un’unità di intenti all’interno del club, ma anche la capacità di Comolli di imporre le proprie scelte quando necessario. Un esempio di questa determinazione è l’accordo annuale con Spalletti, che rappresenta una “vittoria su tutta la linea”. L’accordo prevede un contratto fino alla fine della stagione, con la possibilità di estendere la collaborazione a lungo termine. Comolli ha sottolineato: “Io e Luciano abbiamo capito che questo rapporto potesse essere perfetto, ma in questo anno ci incontreremo per rinnovare il nostro rapporto di lavoro”.
Scelte strategiche sul mercato e la questione del direttore sportivo
La strategia di Comolli si è dimostrata rigida anche in altre decisioni di mercato, come l’acquisto di Openda al posto di Kolo Muani a causa delle richieste economiche elevate del Paris Saint Germain. Questo approccio sottolinea l’importanza di rimanere all’interno di parametri finanziari sostenibili. Inoltre, la Juventus sta affrontando la questione del direttore sportivo, con Ottolini che sembra essere in pole position dopo gli eventi legati al Genoa. La scelta del direttore sportivo sarà cruciale per evitare errori futuri e per garantire che il quadro dirigenziale sia finalmente completo. La Juventus, con queste decisioni, dimostra un impegno verso una gestione più coerente e strategica, mirando a costruire una base solida per i successi futuri.
 
																	
																															
 
								 
														 
																											 
														 
																											 
														