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Damien Comolli spiega la sua filosofia gestionale alla Juventus usando i dati e la cultura

Scritta Juventus all'interno del J Museum

La Juventus abbraccia un approccio innovativo: la visione di Damien Comolli per il futuro del club tra cultura, dati e leadership.

La Juventus sta attraversando un periodo di trasformazione sotto la guida del nuovo amministratore delegato, Damien Comolli. La sua partecipazione alla conferenza Hudl Performance Insights 2025 a Londra ha fornito un’opportunità per illustrare la sua filosofia gestionale, basata su tre pilastri fondamentali: cultura, metodo e uso avanzato dei dati. Comolli ha sottolineato l’importanza della trasparenza iniziale con i nuovi tecnici, un aspetto cruciale per garantire che la sua visione sia condivisa e applicata con coerenza all’interno del club.

L’importanza della trasparenza e della coerenza nella gestione del club

Comolli ha spiegato come, nei colloqui con i nuovi allenatori, sia essenziale stabilire fin da subito un rapporto basato sulla trasparenza. Ha dichiarato: «Durante i colloqui, tutti gli allenatori presentano il loro progetto come ideale, salvo cambiare idea una volta iniziato a lavorare. Per questo oggi inserisco nel contratto ciò che dichiarano in fase di colloquio, così se lo ricordano». Secondo Comolli, i dati sono fondamentali per guidare decisioni strategiche, dal mercato alla prevenzione degli infortuni, passando per i calci piazzati. Ha sottolineato che se un allenatore non è disposto ad abbracciare questa filosofia, la collaborazione non può funzionare. Il suo metodo punta a un allineamento totale tra management e staff tecnico, creando un ponte tra chi gestisce i dati e chi li utilizza sul campo.

La cultura come elemento chiave per il successo

Un altro aspetto cruciale del discorso di Comolli riguarda la costruzione di una cultura vincente all’interno del club. Ha affermato: «Dedico il 30% del mio tempo a pensare alla cultura del club, perché senza cultura non si vince». Per Comolli, la cultura non deve essere imposta dall’alto, ma costruita dal basso attraverso i valori condivisi dal gruppo. Ha coinvolto ex calciatori come Matuidi e Trezeguet per comprendere cosa rappresenti il DNA della Juventus, giungendo alla conclusione che, sebbene vincere sia fondamentale, la vera cultura del club si fonda su valori e coerenza. Innovazione e apprendimento continuo sono centrali per Comolli, che si tiene costantemente aggiornato su nuove metodologie e approcci, non limitandosi al calcio, ma traendo ispirazione da altri sport e settori.


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