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L’esperto di mercato conferma tutto sulla Juventus: “Se i bianconeri faranno delle follie le faranno per lui”
“Juventus, mercato caldo: Ndoye nel mirino di Motta, Vlahovic verso l’addio? Dubbi sulla nuova struttura societaria bianconera.”
La Juventus si avvicina alla finestra di mercato estiva con grandi ambizioni e qualche incognita. Paolo Paganini, esperto di calciomercato, ha fatto il punto a TMW Radio sulle strategie bianconere, indicando Dan Ndoye come il possibile colpo a sorpresa. L’attaccante, molto apprezzato da Igor Tudor, potrebbe essere il destinatario di un investimento importante, una vera “follia” come l’ha definita Paganini, a patto che le condizioni economiche lo permettano. La Juve, infatti, sta valutando anche altre piste per l’attacco, come Mateo Retegui e Giovanni Castro, in un’ottica di rinnovamento del reparto offensivo. L’obiettivo è chiaro: costruire una squadra competitiva, capace di valorizzare il progetto tecnico di Tudor, ma senza trascurare la necessità di gestire con attenzione il bilancio, già gravato da operazioni passate.
Vlahovic, un rebus da risolvere: tra Fenerbahce e il contratto in scadenza
Il caso Dusan Vlahovic tiene banco in casa Juventus. L’attaccante serbo, arrivato con grandi aspettative, non ha ancora convinto del tutto, complice un rendimento altalenante sotto la gestione di Allegri e, in parte, di Motta. Paganini ha sottolineato come la società non abbia ancora avviato trattative per il rinnovo del contratto, in scadenza nel 2026, e come l’unica offerta concreta sia arrivata dal Fenerbahce. L’ingaggio elevato di Vlahovic rappresenta un ostacolo per eventuali trasferimenti, mentre il rischio concreto è che il giocatore possa decidere di andare a scadenza, scegliendo autonomamente il suo futuro. La Juventus si trova così a un bivio: puntare sul serbo come perno dell’attacco o cercare alternative più funzionali al sistema di gioco, come il possibile ritorno in prestito di Kolo Muani.
Società, Chiellini e la nuova struttura: Paganini non è convinto
Non solo mercato dei giocatori: a preoccupare è anche l’assetto societario bianconero. Paganini ha espresso dubbi sulla nuova organizzazione, che vede l’inserimento di figure come Comolli e un direttore tecnico, mentre la nomina del direttore sportivo tarda ad arrivare. A metà giugno, la Juventus sembra ancora in una fase di transizione, con una struttura che rischia di essere troppo complessa per garantire la necessaria rapidità nelle decisioni. L’esperto spera che il club trovi presto una direzione chiara, ma non nasconde le sue perplessità su un sistema che potrebbe rallentare il processo di rinnovamento. Intanto, i tifosi bianconeri attendono segnali concreti, sperando che la nuova stagione porti con sé non solo acquisti mirati, ma anche una visione societaria solida e vincente.