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L’ex bianconero afferma: “Dusan Vlahovic non è da Juventus”
L’ex centrocampista boccia Vlahovic: “Non è da Juve, manca la scintilla da top player”. Il serbo al bivio: saprà conquistare i tifosi o la Juve cercherà un nuovo bomber?
Alessio Tacchinardi, bandiera juventina, ha messo nel mirino Dusan Vlahovic con un commento che sta facendo discutere. In un post su Instagram, l’ex difensore non ha usato giri di parole: “Ero convinto che fosse il giocatore giusto, ma oggi, con rammarico, dico che Dusan non è da Juve”. Tacchinardi, che aveva riposto grandi speranze nel centravanti serbo al suo arrivo a Torino, ha rivisto la sua posizione dopo le prestazioni altalenanti dell’attaccante. Il giudizio è tranchant: Vlahovic, nonostante il talento, non riesce a incarnare l’energia e la leadership richieste da una squadra che ambisce a vincere tutto. Le sue parole, dirette come un tackle dei suoi tempi migliori, hanno acceso un dibattito tra i tifosi, divisi tra chi ancora crede nel potenziale del giovane e chi, invece, chiede un cambio di rotta.
Il peso dei confronti con i campioni del passato
Tacchinardi non si limita a criticare, ma alza l’asticella richiamando i grandi nomi con cui ha condiviso lo spogliatoio: da Vialli a Del Piero, da Trezeguet a Ibrahimovic, fino a Ravanelli e Baggio. “Ho giocato con mostri sacri”, ha detto, “e a Vlahovic manca qualcosa per essere un top player”. L’ex bianconero punta il dito su una carenza di personalità, quella capacità di “spaccare” le partite che distingue un buon attaccante da un fuoriclasse. Per la Juventus, club abituato a dominare in Italia e a sognare in Europa, serve un centravanti che sia un trascinatore, capace di caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti cruciali.
Vlahovic al bivio: resta o va via?
Con il calciomercato alle porte, le dichiarazioni di Tacchinardi gettano benzina sul fuoco delle discussioni sul futuro di Vlahovic. “È ancora giusto per la Juventus?”, ha chiesto l’ex difensore ai tifosi, aprendo un confronto diretto con la piazza. Il serbo, arrivato con aspettative altissime e un investimento importante, non ha ancora convinto del tutto. C’è chi lo difende, sottolineando la sua giovane età e i margini di crescita, e chi, invece, vede in lui un talento incompiuto, lontano dal profilo di un leader d’attacco. La dirigenza bianconera, chiamata a decisioni pesanti per rilanciare il progetto, si trova di fronte a un bivio: puntare ancora su Vlahovic o cercare un nuovo bomber? Le parole di Tacchinardi non sono solo un giudizio, ma un monito: per tornare a brillare, la Juve ha bisogno di un attaccante che faccia la differenza, senza se e senza ma.