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Ex bianconero svela un retroscena che lascia di stucco: “Dissi a Moggi di mandare Del Piero all’Udinese”
L’attaccante svela l’addio alla Juve: la battuta su Del Piero e un’avventura mai sbocciata. Da Torino all’Arsenal, il racconto di un talento in cerca di gloria.
Thierry Henry ha tirato fuori dal cassetto un racconto che riporta indietro al suo breve passaggio alla Juventus nel 1999. Parlando in un’intervista ripresa da Il Bianconero, l’ex fuoriclasse francese ha svelato un siparietto con Luciano Moggi, il potente direttore generale bianconero di allora. La Juve, alle prese con la cessione di Nicola Amoruso, aveva ipotizzato di spedire Henry in prestito all’Udinese per oliare l’affare. Un’idea che al giovane attaccante, arrivato a Torino con sogni di gloria, proprio non andava giù. Con il coraggio di chi sa di avere qualcosa da dire, Henry guardò Moggi negli occhi e disse: “E se all’Udinese ci mandaste Del Piero?”. Una battuta che nascondeva un pizzico di frustrazione, ma che oggi fa sorridere, raccontando il carattere di un ragazzo destinato a diventare leggenda.
Un passaggio a Torino senza squilli
L’esperienza di Henry con la Juventus fu un fuoco di paglia. Sbarcato a gennaio 1999 dal Monaco, dove aveva iniziato a farsi notare, il francese si trovò catapultato in una realtà durissima. Il calcio italiano, con i suoi schemi rigidi, non era il posto ideale per un talento ancora da modellare. Carlo Ancelotti lo provò spesso come esterno nel suo 3-5-2, un ruolo che tarpava le ali a un giocatore fatto per galoppare verso la porta. Con Alessandro Del Piero e Filippo Inzaghi a monopolizzare l’attacco, Henry finì per essere una comparsa: 16 presenze e 3 gol in Serie A in sei mesi. Troppo poco per restare. Nell’estate del 1999, la Juve lo lasciò partire per l’Arsenal, dove Arsène Wenger lo trasformò in un mito del calcio mondiale.
Del Piero, la bandiera, e Henry, il predestinato
Quella frase su Del Piero, detta quasi per scherzo, racconta bene il peso di Alex nella Juventus di fine anni ’90: un simbolo, un idolo, un giocatore che nessuno avrebbe mai osato toccare. Henry, invece, era ancora un diamante grezzo, un ragazzo di talento immenso ma non ancora pronto per il palcoscenico bianconero. Il trasferimento all’Arsenal fu la sliding door della sua carriera: lì trovò la sua dimensione, diventando uno degli attaccanti più devastanti della storia. Del Piero, invece, continuò a scrivere la sua storia in bianconero, Henry conquistò il mondo a Londra.