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L’ex giocatore della Juve commenta senza mezzi termini: “Non è solo una questione economica e contrattuale”

Marocchino dubbioso sull’attaccante: “Non so se lo terrei”. Critiche al gioco Juve e alla società: serve chiarezza per il futuro bianconero.
Il mercato estivo della Juventus si preannuncia incandescente, e uno dei nodi principali riguarda il destino di Dusan Vlahovic. Intervenuto a TMW Radio, l’ex bianconero Domenico Marocchino ha espresso dubbi sulla permanenza del centravanti serbo a Torino. Non si tratta solo di una questione economica, legata al pesante ingaggio di Vlahovic, ma di una gestione tecnica che richiede scelte coraggiose. Per affrontare al meglio campionato, coppe e competizioni internazionali, la Juventus di Igor Tudor avrebbe bisogno di un reparto offensivo più robusto, con tre o quattro attaccanti di livello. Con il solo Vlahovic e Kolo Muani a disposizione, la coperta appare corta. Marocchino ha lasciato intendere che la dirigenza potrebbe aver già provato a cedere il serbo in passato, un segnale che il suo ruolo nel progetto bianconero non è più intoccabile.
Le difficoltà di Vlahovic: un bomber in cerca di supporto
Le qualità di Dusan Vlahovic non sono in discussione, ma il suo adattamento al sistema di gioco juventino solleva interrogativi. Marocchino ha descritto il serbo come un finalizzatore puro, letale quando servito in area di rigore, ma meno efficace in un contesto che lo vede isolato. A differenza di attaccanti come Mandzukic o Lukaku, capaci di far salire la squadra e gestire il pallone, Vlahovic fatica negli spazi stretti e non eccelle nel gioco di sponda. L’ex bianconero ha ricordato come alla Fiorentina, con il sistema di Vincenzo Italiano, Vlahovic sfruttasse l’arrivo di più compagni in area, mentre alla Juventus il supporto offensivo è spesso limitato a uno o due giocatori. Questo mismatch tattico alimenta i dubbi sulla sua permanenza: “Non so se lo terrei”, ha ammesso Marocchino.
Conceicao e la nuova Juventus: tra ambizioni e incognite
Oltre al caso Vlahovic, Marocchino ha toccato altri temi caldi del mercato bianconero. Sul possibile arrivo di Conceicao, ha espresso entusiasmo per un giocatore capace di attaccare gli spazi con rapidità, suggerendo che la dirigenza avrebbe dovuto puntare con decisione su di lui. Tuttavia, a preoccupare è la struttura societaria: con “troppi galli nel pollaio”, le scelte strategiche rischiano di essere confuse. Quanto al tecnico Tudor, Marocchino ne ha apprezzato il calcio propositivo, pur evidenziando le fragilità difensive emerse in alcune gare. Per costruire una Juventus competitiva, serviranno acquisti mirati e una visione chiara. Il futuro di Vlahovic, così come quello del club, resta appeso a un filo, con l’estate che si preannuncia cruciale per definire le ambizioni bianconere.