L’ex Juventus attacca: “Yildiz con l’espulsione ha dato una mano a Tudor”

L’opinionista: “L’espulsione di Yildiz ha aiutato Tudor. La Juve, in dieci, ha mostrato carattere e compattezza, vincendo con due gol, il primo meraviglioso”.

Massimo Mauro non le manda a dire e, a Pressing, ha offerto un punto di vista che ribalta le critiche sull’espulsione di Kenan Yildiz nella sfida tra Juventus e Monza. Lontano dal coro delle lamentele, l’ex bianconero ha sostenuto che il rosso al giovane talento abbia, in un certo senso, fatto comodo a Igor Tudor. “Yildiz ha dato una mano al mister”, ha detto Mauro, con il suo solito piglio deciso. L’episodio, secondo lui, ha permesso alla Juventus di sfoderare una prestazione di carattere, trasformando una partita che rischiava di scivolare nella routine in un’occasione per mostrare muscoli e personalità. Una squadra che, in dieci, ha saputo compattarsi e dimostrare di avere qualcosa in più.

Una Juventus solida, anche in inferiorità

Mauro ha sviscerato la gara con lucidità: il Monza, pur avendo avuto una chance su contropiede nel primo tempo, non è riuscito a pungere davvero. La Juventus, invece, ha alzato il muro nel secondo tempo, mostrando una grinta che ha fatto la differenza. “Non prendere gol in inferiorità numerica è un messaggio chiaro”, ha sottolineato l’opinionista, applaudendo la tenacia dei bianconeri nel lottare su ogni pallone. La squadra di Tudor ha gestito la pressione con ordine, neutralizzando gli avversari e mantenendo i nervi saldi. Una prova di maturità che racconta di un gruppo capace di reagire alle difficoltà senza perdere la bussola.

Gol e carattere per una vittoria di peso

A rendere speciale la serata, secondo Mauro, sono stati i due gol bianconeri, con il primo etichettato come “meraviglioso” per tecnica e impatto. Questi lampi hanno illuminato una partita sofferta, mettendo in mostra il talento e la voglia di una squadra che non si arrende. L’analisi di Mauro, controcorrente e pungente, spinge a riconsiderare l’espulsione di Yildiz: non un errore da condannare, ma un’occasione per celebrare una Juventus che sa vincere anche quando il vento soffia contro.