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L’ex terzino bianconero sgancia la bomba: “Alla Juventus ho visto calciatori piangere per gli allenamenti. Aveva un problema con Allegri”

Juventus, logo

Il difensore svela la Juventus: allenamenti durissimi, diete rigorose e una mentalità vincente che forgia campioni attraverso sacrifici e disciplina assoluta.

Patrice Evra, ex terzino della Juventus, ha rilasciato un’intervista esplosiva al canale YouTube SDS, ripresa da Tuttosport, che getta luce sull’intensità e la disciplina che caratterizzano il club bianconero. Con il suo stile schietto, Evra racconta di essere rimasto sbalordito dalla durezza degli allenamenti a Torino, un’esperienza che ha superato persino i suoi nove anni al Manchester United. “Alla Juventus mi sono reso conto di non essermi mai allenato così duramente”, ha dichiarato, sottolineando come i bianconeri richiedessero ai terzini di coprire 15 chilometri a partita, senza concedere pause il giorno successivo. Questo rigore si estendeva al controllo minuzioso di ogni aspetto della vita dei giocatori: dal battito cardiaco agli esami del sangue, fino al monitoraggio delle ore di sonno tramite dispositivi specifici. Un sistema quasi militare, che riflette l’ossessione per la perfezione di un club che vive per vincere.

Juventus
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La cucina bianconera: disciplina anche a tavola

Evra non si limita a parlare del campo, ma svela anche aneddoti curiosi sulla vita quotidiana alla Juventus. Al suo arrivo, ordinando una pasta alla carbonara in un ristorante, fu subito ammonito dalla cameriera: “Mr. Evra, domani ha l’allenamento, deve correre!”. Questo episodio introduce il rigido sistema nutrizionale del club, con porzioni personalizzate per ogni giocatore, segnalate da un codice a colori: verde per le porzioni minime, arancione per quelle medie. “Una porzione verde è come il Ramadan”, scherza Evra, ricordando come lui e Paul Pogba scoprirono in cucina le foto dei giocatori con le relative indicazioni alimentari. Questo controllo totale, che spaziava dal piatto alla routine quotidiana, dimostra come la Juventus non lasci nulla al caso, trasformando ogni dettaglio in un’arma per il successo.

Il peso della maglia: campioni in lacrime

L’intervista si chiude con un’immagine potente: grandi calciatori, abituati ai top club europei, ridotti in lacrime dopo appena due allenamenti con la Juventus. “Questo non è calcio”, dicevano, sopraffatti dall’intensità di un ambiente che non ammette debolezze. Evra, con il suo racconto, dipinge la Juventus come una macchina implacabile, dove la mentalità vincente si forgia attraverso il sacrificio e la dedizione assoluta. Le sue parole non solo celebrano la grandezza del club, ma servono anche da monito per i nuovi arrivati: indossare la maglia bianconera significa accettare una sfida che va oltre il talento, richiedendo una resilienza fuori dal comune. Un ritratto vivido di una società che, come sottolinea Evra, vive per dominare, sul campo e fuori.


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