Famoso giornalista affonda la Juventus: “Situazione ai limiti dell’imbarazzo alla Juve: non c’è ancora un direttore sportivo che può operare”

Juventus in crisi dirigenziale: senza direttore sportivo, il mercato pre-Mondiale per Club rischia di essere un flop. Urge una svolta per i bianconeri.

La Juventus si ritrova in un bel guaio proprio mentre si apre la finestra di mercato straordinaria per il Mondiale per Club. Giovanni Albanese, firma de La Gazzetta dello Sport, ha messo il dito nella piaga su X: i bianconeri, alle prese con una rivoluzione interna, non hanno ancora un direttore sportivo in grado di operare. È una situazione che fa quasi sorridere, se non fosse così preoccupante. La società sta riorganizzando i suoi vertici, ma questo vuoto di comando arriva nel momento peggiore, con il mercato che apre i battenti oggi e la necessità di rinforzare la squadra per un appuntamento prestigioso come il Mondiale per Club. Senza una guida chiara, la Juventus rischia di restare con le mani in mano, in un contesto dove ogni mossa sbagliata (o non fatta) può costare cara.

Un mercato cruciale, ma chi decide?

Questa sessione di mercato non è una qualunque: è un’occasione d’oro per mettere a punto la rosa in vista di una competizione che mette in palio non solo un trofeo, ma anche un bel po’ di prestigio internazionale. Eppure, la Juventus sembra arrivare all’appuntamento con le idee confuse. La riorganizzazione dirigenziale, che dovrebbe portare nuova linfa al club, al momento sta creando più problemi che soluzioni. Senza un direttore sportivo, chi si occupa di trattative, acquisti o cessioni? La sensazione è che la società stia navigando a vista, e questo non è certo il modo migliore per affrontare una sfida così importante. Le altre squadre non staranno certo ad aspettare, e il rischio è che la Juventus perda terreno prezioso proprio quando serve uno scatto deciso.

Un segnale che preoccupa i tifosi

Questa storia non è solo una grana burocratica, ma un campanello d’allarme per il futuro. La Juventus non è un club qualunque: è abituata a pianificare, a dominare, a guardare lontano. Oggi, invece, sembra inciampare su se stessa. L’assenza di una figura chiave come il direttore sportivo non è solo un problema pratico, ma un segnale di fragilità che i tifosi, già con il fiato sospeso, non possono ignorare. La dirigenza deve correre ai ripari, e in fretta. Serve qualcuno che prenda in mano le redini del mercato, che dia un segnale forte, dentro e fuori dal campo. Il Mondiale per Club è dietro l’angolo, e la Juventus non può permettersi di presentarsi impreparata. Altrimenti, quello che Albanese chiama “imbarazzo” potrebbe trasformarsi in una delusione ancora più grande.