Fernando Alonso condivide inavvertitamente un coro anti-Juve sui social

La sorprendente connessione tra un famoso pilota di Formula 1 e un coro da stadio: il curioso caso che coinvolge la Juventus.

In un’epoca in cui i social media amplificano ogni azione, anche il più piccolo errore può diventare virale. Questa volta, a trovarsi al centro dell’attenzione è il noto pilota di Formula 1 Fernando Alonso. Attraverso una storia pubblicata sui suoi profili social, lo spagnolo ha involontariamente creato un collegamento tra il mondo dei motori e quello del calcio, attirando l’attenzione dei tifosi della Juventus, una delle squadre più seguite e appassionanti d’Italia.

Fernando Alonso e la scelta musicale che ha sorpreso i tifosi juventini

Sui suoi social media, Fernando Alonso ha condiviso un video che mostra una pista di kart situata all’interno del suo museo a Oviedo. La particolarità di questo video risiede nella scelta della colonna sonora: il celebre brano “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri. Tuttavia, la versione utilizzata non era quella originale ma una rivisitazione che contiene un coro da stadio contro la Juventus. Questo dettaglio non è passato inosservato ai fan bianconeri, che hanno subito reagito alla gaffe del pilota, portando il caso all’attenzione dei media.

Episodi simili nel passato: quando il coro anti-Juve colpisce

L’episodio che ha coinvolto Fernando Alonso non è un caso isolato. In passato, il coro da stadio anti-Juve è stato protagonista di situazioni imbarazzanti per altre organizzazioni. Tra i più noti, l’errore commesso dall’organizzazione del celebre torneo di tennis Roland Garros, che utilizzò accidentalmente la stessa versione del brano durante un evento. Ancora più sorprendente fu l’episodio avvenuto agli Europei di Atletica in Polonia due anni fa, quando il coro fu diffuso durante una cerimonia ufficiale. Questi eventi sottolineano quanto sia facile cadere in simili trappole, soprattutto in un’era in cui ogni contenuto può essere rapidamente condiviso e amplificato sui social media.