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Franzo Grande Stevens è morto a 96 anni: ex presidente onorario Juventus, uomo di fiducia Agnelli
Si è spento a 96 anni Franzo Grande Stevens, ex presidente della Juventus dal 2003 al 2006 e storico legale della famiglia Agnelli.
La storia di Franzo Grande Stevens assume oggi toni di malinconica riflessione in tutta Italia. Quando si parla di Juventus, inevitabilmente affiorano volti storici, vicende epiche e protagonisti che hanno segnato intere generazioni. In questo contesto, quello dell’avvocato Grande Stevens spicca per le sue radici, la fedeltà e l’empatia verso un progetto che andava al di là del calcio.
Nato a Napoli, ma con sangue siciliano nelle vene – la madre proveniva da Avola – Grande Stevens scelse Torino come terra d’adozione. Dopo il praticantato si stabilì in Piemonte, dove iniziò a costruire una reputazione come avvocato capace, attento e discreto. Non passò inosservato: attirò l’attenzione di Giovanni Agnelli, con cui instaurò un legame professionale e personale, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “l’avvocato dell’Avvocato”.
I primi passi nel mondo Juve
Il rapporto con la famiglia Agnelli lo avvicinò inevitabilmente alla Juventus, club simbolo della loro storia. Iniziò così anche un’altra carriera parallela: una presenza discreta ma efficace nei corridoi di corso Galileo Ferraris. Anche lontano dai riflettori, la sua influenza si fece sentire. Nel 2003, in un periodo di trasformazioni e attese, venne nominato presidente del club. L’obiettivo era duplice: garantire stabilità e mantenere vivo il legame con la tradizione bianconera.
Durante quel triennio, la Juventus attraversò momenti intensi. Anche se qualcuno lo ricorda come l’epoca dell’ultimo scudetto assegnato ufficialmente nel ciclo Lippi, altri colgono in quei mesi la scelta coraggiosa dell’allora numero uno: l’arrivo nel 2004 di Fabio Capello come allenatore. Sul mercato sbarcarono campioni di caratura mondiale come Ibrahimovic, Cannavaro, Vieira, mentre un giovane Chiellini iniziava il suo percorso, ignaro della futura leadership che avrebbe assunto in seno alla società.
Silenziosa transizione e ruolo onorario
Nel 2006, a seguito delle vicende legate al calciopoli, la piazza fu scossa da un terremoto mediatico e di immagine. Al timone della società subentrò Giovanni Cobolli Gigli, decretando la fine della presidenza di Grande Stevens. Nonostante ciò, venne nominato presidente onorario, ruolo che mantenne fino agli ultimi anni della sua vita, confermando una posizione ormai consolidata nella famiglia bianconera.
Negli anni successivi, anche se lontano dagli uffici e dai tavoli decisionali, rimase una figura di riferimento, simbolo e custode di quelle tradizioni tramandate da “l’Avvocato”. Tifoso convinto e partecipe, seguì sempre con attenzione e passione le vicende societarie.
Si è spento all’età di 96 anni Franzo Grande Stevens, presidente della Juventus tra il 2003 e il 2006, e successivamente presidente onorario del club. Avrebbe compiuto 96 anni il prossimo settembre.
Con lui se ne va un pezzo importante non solo della storia giuridica e imprenditoriale legata alla famiglia Agnelli, ma un tassello fondamentale della grande saga juventina, vissuta sempre tra le pieghe di avvocatura, passione, dedizione e riservatezza.
Ci ha lasciato Franzo Grande Stevens. Il ricordo della Juventus.
— JuventusFC (@juventusfc) June 13, 2025