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“Giuntoli paga un fallimento tecnico ed è colpevole di queste scelte”. L’attacco del giornalista non fa sconti all’oramai ex Juve


Juventus, addio shock a Giuntoli: stagione deludente e progetto mai nato. Ora il club cerca stabilità per un rilancio che i tifosi attendono con ansia.

La notizia è arrivata: Cristiano Giuntoli non è più il Managing Director Football della Juventus. Un addio che ha spiazzato tutti, tifosi e addetti ai lavori, e che Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, ha provato a spiegare scavando nelle pieghe di una stagione complicata. Il progetto tecnico targato Thiago Motta non ha mai davvero preso il volo, con una squadra che ha alternato sprazzi di bel gioco a momenti di pura confusione. Giuntoli, l’uomo chiamato a costruire il futuro bianconero, è finito sotto accusa per i risultati deludenti. Ma, come sottolinea Vaciago, il problema non è solo suo: una società che cambia continuamente dirigenza fatica a dare continuità. E in questo caos, Giuntoli sembra aver pagato per tutti, nonostante un curriculum che parla da solo, con lo scudetto conquistato a Napoli come fiore all’occhiello.

Cristiano Giuntoli
La Juve prende il bomber: si chiude a 59 milioni – Notiziejuventus.it (Getty Images)

Un mercato complicato e un progetto mai decollato

Arrivato a Torino con grandi aspettative, Giuntoli si è trovato a lavorare in un contesto ben diverso da quello partenopeo. La Juventus, stretta tra vincoli economici e la necessità di ricostruire una rosa competitiva, non è stata il terreno fertile che l’ex direttore sportivo si aspettava. Gli acquisti estivi, tanto discussi, non hanno reso come sperato, e la sintonia con Thiago Motta sembra non essere mai scattata. Le scelte dell’allenatore, spesso definite “audaci” o addirittura “bizzarre” da alcuni commentatori, non hanno aiutato. Ma il vero nodo, come emerge dalle analisi di Tuttomercatoweb e dallo stesso Vaciago, è stata la mancanza di un progetto condiviso. In un club che in quattro anni ha visto susseguirsi altrettanti dirigenti, costruire qualcosa di solido è una missione quasi impossibile. Giuntoli, con le sue idee e il suo pragmatismo, non è riuscito a lasciare il segno.

Cosa resta? Un futuro da scrivere

L’addio di Giuntoli non è solo la fine di un capitolo, ma l’inizio di un’interrogazione: dove vuole andare la Juventus? La società ora deve scegliere con cura chi prenderà le redini dell’area sportiva, perché un altro passo falso non è ammesso. Serve una figura capace di dare stabilità, visione, e soprattutto risultati. Le parole di Vaciago suonano come un invito a non accontentarsi di soluzioni tampone: la Juventus ha bisogno di un rilancio vero, che riporti il club a competere per i trofei. I tifosi, delusi ma sempre appassionati, aspettano risposte. Intanto, l’uscita di scena di Giuntoli lascia un vuoto e una certezza: a Torino è tempo di cambiare, e stavolta non si può sbagliare.


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