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Juventus: addio improvviso, può essere ceduto alla Roma
Mattia Perin riflette sul suo futuro alla Juventus. Il portiere, storico leader dello spogliatoio, potrebbe lasciare Torino.
La Juventus ha iniziato una nuova fase, segnata dal ritorno in panchina di Igor Tudor. Il tecnico croato, subentrato a Thiago Motta, ha portato una ventata di novità sia a livello tattico che di atteggiamento, ma ha anche confermato l’investimento già avviato su Michele Di Gregorio. L’ex portiere del Monza, riscattato per 18 milioni di euro, è destinato a diventare il titolare anche nella prossima stagione.
Un equilibrio instabile tra nuovi arrivi e gerarchie in evoluzione
Nel frattempo, si parla di rinnovo per Carlo Pinsoglio, terzo portiere e figura storica all’interno dello spogliatoio bianconero. In questo contesto, a restare senza certezze è Mattia Perin, da anni vice affidabile ma mai protagonista fisso. Il suo ruolo, sempre più marginale, lo ha portato nuovamente a un bivio: restare per leadership e legame con il club, o cercare nuove opportunità altrove?
Il peso della leadership e il nodo delle offerte
Perin non è solo un portiere: è uno dei simboli della vecchia guardia, erede morale di Leonardo Bonucci nel ruolo di guida silenziosa del gruppo. In un periodo turbolento, è stato spesso un riferimento per i giovani e per i compagni, anche quando non giocava. Il rapporto con Tudor è buono, ma l’alternanza tanto attesa tra i pali non è mai realmente decollata.
Oggi, il suo nome torna sul taccuino di diversi club. La Fiorentina, già interessata la scorsa estate, potrebbe tornare alla carica in caso di mancato accordo con De Gea. Il Como, neopromosso e ambizioso, cerca esperienza tra i pali. La Roma, infine, valuta alternative se dovesse partire Svilar. Tutte opzioni concrete, che mettono Perin di fronte a una scelta che potrebbe segnare la fase finale della sua carriera.
La Juventus potrebbe presto perdere un altro dei suoi leader più silenziosi ma influenti. Se dovesse arrivare una proposta intrigante, Perin è pronto a salutare. Un addio potenzialmente doloroso, che segnerebbe l’ennesimo cambio di pelle per un club in continua evoluzione.