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Juventus, attenzione: ecco chi può saltare il Manchester City
Juve pronta per il Wydad Casablanca: Tudor punta agli ottavi, ma occhio ai quattro diffidati a rischio squalifica per il big match col Manchester City.
Questa sera, alle 18:00 ora italiana, la Juventus di Igor Tudor calcherà il prato del Lincoln Financial Field di Philadelphia per un match cruciale contro il Wydad Casablanca, seconda sfida del Mondiale per Club. Dopo il bel successo contro l’Al Ain all’esordio, i bianconeri arrivano con il vento in poppa: un’altra vittoria potrebbe spalancare le porte degli ottavi con un turno d’anticipo. Tudor, che può contare su una rosa solida e versatile, sta pensando a qualche cambio per gestire le energie, ma non vuole cali di tensione. Il Wydad non è un avversario da prendere sottogamba: i campioni d’Africa promettono una battaglia senza esclusione di colpi, e la Juve dovrà essere lucida per portare a casa i tre punti.
Wydad all’ultima spiaggia: una finale per la gloria
Per il Wydad Casablanca, la partita di domani è un vero e proprio spareggio. La sconfitta contro il Manchester City nella prima giornata li ha messi all’angolo: un altro passo falso e il sogno qualificazione svanirà. I marocchini scenderanno in campo con il coltello tra i denti, spinti dall’orgoglio di chi rappresenta un continente intero. Sarà una sfida tosta, con la Juventus chiamata a gestire la foga di un avversario che non ha più nulla da perdere. I bianconeri dovranno imporre il loro gioco, fatto di tecnica e organizzazione, senza farsi trascinare in un duello fisico che potrebbe favorire il Wydad. È un test importante per capire fino a dove può arrivare questa squadra.
Allarme diffidati: quattro bianconeri sul filo del rasoio
A rendere tutto più complicato c’è la situazione disciplinare. Quattro giocatori della Juve – Gatti, Cambiaso, McKennie e Conceicao – sono a rischio: un cartellino giallo domani significherebbe saltare la super sfida contro il Manchester City. Nel Mondiale per Club, basta un’ammonizione per essere diffidati, e questo obbliga i bianconeri a giocare con la testa oltre che con il cuore. Tudor dovrà catechizzare i suoi, chiedendo di evitare interventi avventati o proteste inutili. La Juventus ha tutte le carte in regola per fare bene, ma servirà una prova di maturità: vietato abbassare la guardia, perché ogni dettaglio può fare la differenza in un torneo così prestigioso.