“Juventus? Ci sto male, la rabbia”: l’ex bianconero svela tutto

Gentile attacca la Juve: “Stagione disastrosa, spengo la tv dalla rabbia”. Critiche a Giuntoli e un sogno: il ritorno di Conte per risvegliare il club.

Claudio Gentile, icona della Juventus e campione del mondo 1982, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, non risparmiando critiche alla stagione bianconera. “È stata deludente, punto e basta”, ha dichiarato l’ex difensore, che con la Juve ha collezionato 415 presenze e sei scudetti. La sua amarezza è palpabile: “Ai miei tempi, il secondo posto era un fallimento. Oggi questa squadra mi fa arrabbiare”. La goccia che fa traboccare il vaso? La recente sconfitta col Parma, con l’errore difensivo di Kelly su Pellegrino che lo ha spinto a spegnere la televisione per la frustrazione.

Critiche al mercato e nostalgia di Boniperti

Gentile non risparmia il direttore sportivo Cristiano Giuntoli: “Ha sbagliato tanto. La Juve non è il Napoli, ci vuole un altro fiuto per i giocatori”. Con un pizzico di nostalgia, ricorda i tempi di Boniperti e Agnelli, quando gli acquisti erano quasi sempre azzeccati e i campioni come Vlahovic o Kolo Muani venivano valorizzati al massimo. Pur riconoscendo il valore tecnico della rosa, Gentile è categorico: “Alla Juventus non si viene per partecipare, ma per vincere”. Per lui, la squadra manca di quella mentalità feroce che ha fatto grande il club in passato, un vuoto che pesa come un macigno.

Il sogno Conte e l’incognita Tudor

Guardando avanti, Claudi Gentile ha una ricetta chiara: riportare Antonio Conte. “È un vincente, conosce il dna bianconero”, afferma convinto, vedendo in lui l’uomo giusto per risollevare la squadra. Sul nuovo allenatore Igor Tudor, invece, preferisce la cautela: “È appena arrivato, vediamo cosa farà”. Nonostante l’amarezza, la passione di Gentile per la Juventus resta intatta, ma il presente gli lascia solo un gusto amaro in bocca.