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Calciomercato

Juventus e Ligue 1: la lista di Comolli tra big e giovani talenti

Damien Comolli, DG della Juventus

La strategia di scouting di Comolli: tra tecnologia e occhio “umano”, la Juventus punta su talenti della Ligue 1.

Negli uffici della Continassa, tra grafici e fogli Excel, si respira un’aria di cambiamento. Leggiamo spesso di missioni all’estero e voli transoceanici, ma dietro le quinte della Juventus si sta mettendo in moto un meccanismo complesso e ben oliato. Mentre Scanavino e Chiellini sono già negli Stati Uniti per seguire da vicino il percorso Mondiale per Club, il vero fulcro operativo – il direttore generale Damien Comolli – sta lavorando tranquillamente alla base, raccogliendo dati, analizzando profili e preparando il terreno per un rafforzamento mirato.

Il quadro generale è semplice: due caselle cruciali sono ancora vuote – il direttore sportivo e il tecnico – e il mercato diventa terreno fertile per decisioni strategiche. La Juventus, quindi, unisce software predittivo e l’esperienza sul campo per delineare la rosa della prossima stagione. Questa filosofia, nota come metodo Comolli, trova un terreno ideale in Francia: un campionato cresciuto esponenzialmente, sotto la lente del dirigente originario di Béziers. Con un occhio al Panthéon del PSG e uno al patrimonio nascosto di club come Monaco, Rennes, Lille e Marsiglia, si è aperta una caccia ai talenti.

Damien Comolli, DG della Juventus
Damien Comolli, nuovo Direttore Generale della Juventus – notiziejuventus.it

Metodologia: dati e intuito al servizio della scouting

Il binomio big data + valutazione umana è ormai il mantra. Comolli, come già affermato, ha puntato molto sui numeri per identificare i calciatori con margini di crescita, ma affida poi alla sensibilità e al fiuto tradizionale la fase finale di scelta. I report mettono in fila numeri relativi a gol, assist, passaggi chiave, ma l’occhio del dirigente e l’esperienza fanno la differenza nell’interpretare quei dati.

L’esempio più lampante è il giocatore più chiacchierato: Jonathan David. Con 16 gol, quarto miglior marcatore dell’ultima Ligue 1, rappresenta il classico profilo che unisce produttività e potenziale. Ma il Canada-show è solo l’inizio: la lista di nomi sta rapidamente allungandosi.

I talenti oltre David: la colonia francese insieme a Bouaddi, Akliouche e Balerdi

Tra le new entry di spicco spunta Maghnes Akliouche, trequartista classe 2002 del Monaco, autore di 10 assist nel campionato appena terminato e seguito da tempo. Il suo profilo, già sotto la lente dei bianconeri, promette un bagaglio tecnico interessante. Scorgendo ancora più lontano, troviamo Ayyoub Bouaddi, classe 2007 del Lille, già visto all’opera durante la gara di Champions League contro la Juventus lo scorso 5 novembre: impressioni positive e un talento cristallino.

Infine, tornando verso sud, ecco Leonardo Balerdi, capitano dell’OM, possibile rinforzo per Tudor ma impegnato in complicate trattative con Marsiglia, coinvolgendo figure come Benatia e Longoria. Anche su di lui pende la lente d’ingrandimento, i rapporti sono in corso di definizione.

Il percorso delineato da Comolli, tra software, incontri, analisi dettagliate e visioni pluriennali, ha un obiettivo ambizioso: dare forma a una nuova colonia francese alla Continassa. Dopo i contatti, i report e i colloqui, solo tra qualche settimana – a settembre – il mercato in entrata potrà ufficializzare tutti i nodi sciolti. La notizia chiave, quindi, arriva al terzo atto: per il futuro prossimo, la Juventus punterà con decisione sui talenti della Ligue 1, non solo David, ma un mix tra prospetti affermati e giovani stelle da far brillare.


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