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Juventus, Fabio Capello: “Dicevano che era colpa di Allegri”
Fabio Capello analizza la Juventus: solida in difesa ma senza profondità e velocità in attacco. Critiche anche per gli infortuni.
La Juventus ha affrontato un test impegnativo a Birmingham contro l’Aston Villa, ottenendo un punto prezioso nonostante le numerose assenze e le difficoltà riscontrate durante il match. La squadra guidata da Thiago Motta ha dimostrato grande solidità difensiva, ma è mancata incisività in attacco, generando un acceso dibattito post-partita. Gli opinionisti di Sky Sport hanno sottolineato somiglianze e differenze tra l’attuale approccio tattico e quello adottato in passato da Massimiliano Allegri.
Capello: solidità ma poca incisività
Fabio Capello, intervenuto su Sky Sport, ha analizzato la prestazione della Juventus con parole chiare: “Ho rivisto la Juve di San Siro, compatta. Ha rischiato qualcosa in più, ma sempre accorta in fase difensiva. Non ha mai cercato la profondità, non sono mai andati dentro. Ha giocato solo su Conceicao, senza mai fare un cambio di campo, non ha mai giocato sulla sinistra, Yildiz non è stato mai chiamato a giocare. La squadra quando ha avuto la palla per attaccare non ha avuto velocità e determinazione. Nelle poche occasioni create da Conceição non c’era nessuno in area di rigore”.
Un altro tema ricorrente è quello degli infortuni, che continuano a colpire diversi giocatori, in particolare i nuovi arrivati. Anche in questa partita, Savona è stato costretto a uscire per un problema fisico. Capello ha ironizzato sulle critiche passate rivolte ad Allegri: “Nella Juventus si stanno facendo male tutti i nuovi. Sui social dicevano che era colpa di Allegri e che lavoravano poco l’anno scorso, peccato che si siano fatti male tutti giocatori che l’anno scorso non c’erano alla Juve”.
L’analisi di Paolo Condò
Paolo Condò ha poi spostato l’attenzione sul calendario bianconero: “Se andiamo a riguardare i calendari, quello della Juventus è il più difficile tra le squadre italiane. Non ha una partita facile come può essere lo Young Boys”. Tra le prossime sfide europee, la Juventus dovrà affrontare avversari di alto livello come Manchester City, Club Brugge e Benfica. Condò ha inoltre evidenziato l’assenza di un giocatore chiave: “Rispetto alle premesse manca Douglas Luiz, doveva essere lui il giocatore più tecnico in mezzo al campo”.
Paolo Di Canio e il confronto tra Motta e Allegri
Anche Paolo Di Canio è intervenuto nel dibattito, sottolineando somiglianze tra l’approccio di Thiago Motta e quello di Massimiliano Allegri: “La Juve di Motta è conservativa come quella dell’anno scorso. Pensavamo di poter vedere qualcosa di diverso dal passato nel gioco, anche se qualcuno in maniera filosofica ci dice che fa un pressing 10-12 metri più avanti”. Di Canio ha poi approfondito il tema della mentalità di gioco: “La mentalità di lavorare senza palla la Juve ce l’aveva già con Allegri. Quella di Motta è una squadra che conserva, crea poco e prende pochissimi gol. Poi possiamo fare i raffinati e dire che gioca col baricentro 5–10 metri più avanti, ma cambia poco”.