Juventus, i 3 colpi di mercato di Giuntoli per tornare al top: i nomi e i ruoli

Giuntoli punta su 2-3 rinforzi chiave per rilanciare la Juventus: un attaccante, un centrocampista e un difensore.

Dopo stagioni complesse, segnate da cambiamenti dirigenziali e continui aggiustamenti nella rosa, la Juventus cerca stabilità. L’obiettivo dichiarato è il ritorno stabile in Champions League, sia come traguardo sportivo che come base economica per la crescita del club. In questo contesto si inseriscono le parole di Cristiano Giuntoli, intervenuto durante il “Premio Telenord-Gianni Di Marzio”, dove ha delineato la strategia della società in vista del prossimo mercato estivo.

Una Juventus in cerca di equilibrio

Non ci sarà un’altra rivoluzione. Il tempo degli stravolgimenti sembra passato. La Juventus vuole costruire continuità e farlo con intelligenza, mantenendo una buona base e puntando su 2-3 acquisti mirati. L’intento è chiaro: inserire pochi ma decisivi elementi in grado di alzare il livello tecnico della squadra.

Gli obiettivi di mercato per ogni reparto

La strategia, come confermato anche da fonti vicine al club, prevede un innesto per reparto: attacco, centrocampo e difesa. I profili sul taccuino di Giuntoli sono ambiziosi ma mirati.

Il primo nome è quello di Victor Osimhen, attaccante del Napoli. La Juventus sogna un centravanti esplosivo e prolifico, in grado di garantire gol e profondità. Osimhen rappresenterebbe un salto di qualità importante nel reparto offensivo.

A centrocampo, il profilo ideale sarebbe Sandro Tonali, attualmente al Newcastle. Il suo ritorno in Italia è complicato, ma il giocatore risponde perfettamente all’identikit di mezzala moderna, capace di abbinare corsa, tecnica e visione.

Per la difesa si guarda alla Bundesliga: Kim Min-jae del Bayern Monaco è il nome in cima alla lista. Il coreano, ex Napoli, garantirebbe solidità ed esperienza internazionale a un reparto che ha bisogno di certezze.

Ecco, quindi, svelato il piano di Giuntoli: la Juventus riparte da tre nomi, uno per reparto, per tornare protagonista in Italia e in Europa. Nessuna rivoluzione, ma interventi chirurgici per costruire una squadra finalmente competitiva.