Calciomercato
Koopmeiners vuole solo la Juventus: manda un certificato e non si allena
Koopmeiners presenta un certificato medico per forzare il trasferimento alla Juventus, ma l’Atalanta non molla. La situazione.
La situazione di Teun Koopmeiners continua a tenere banco nelle ultime fasi del calciomercato estivo. Il centrocampista olandese dell’Atalanta ha chiaramente espresso il suo desiderio di trasferirsi alla Juventus, creando una situazione complessa che coinvolge il club bergamasco, il giocatore stesso e la società torinese. Questa vicenda si è ulteriormente complicata con le recenti dichiarazioni di Gian Piero Gasperini e le mosse intraprese da Koopmeiners per forzare il trasferimento.
Koopmeiners vuole solo la Juventus
Il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha rivelato in un’intervista che Teun Koopmeiners desidera fortemente trasferirsi alla Juventus. Il giovane centrocampista, classe 1998, ha chiarito che la sua intenzione è quella di approdare al club bianconero, un desiderio che ha spinto il giocatore a forzare la mano nelle ultime fasi del calciomercato.
Per dimostrare la serietà delle sue intenzioni e sottolineare il suo stato di stress, Koopmeiners ha presentato un certificato medico che gli impedisce di allenarsi con la squadra. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, l’olandese non si è allenato per due giorni consecutivi e ha saltato anche l’ultimo test prima della Supercoppa Europea. È probabile che Koopmeiners non parteciperà alla trasferta di Varsavia per la partita contro il Real Madrid, sottolineando ulteriormente il suo desiderio di lasciare il club bergamasco.
Trattativa in corso: le prossime mosse
La Juventus, consapevole della volontà del giocatore, sta cercando di chiudere l’affare con l’Atalanta. I bianconeri sarebbero pronti a presentare un’offerta di 55 milioni di euro, inclusi i bonus, per assicurarsi le prestazioni di Koopmeiners. Tuttavia, l’Atalanta continua a resistere, chiedendo una cifra di 60 milioni di euro e sollevando questioni di principio legate al tempismo del trasferimento. La famiglia Percassi, proprietaria dell’Atalanta, ritiene che la Juventus e il giocatore abbiano agito troppo tardi, rendendo difficile per il club trovare un sostituto all’altezza.