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Juventus, il fratello di Koopmeiners svela tutta la verità: “La gente non sa…”

Teun Koopmeiners

Peer Koopmeiners condivide le sue riflessioni sulla stagione di adattamento del fratello Teun alla Juventus.

Nel mondo del calcio, il passaggio da una squadra all’altra rappresenta sempre una fase delicata. Teun Koopmeiners, arrivato alla Juventus dopo le ottime stagioni con l’Atalanta, sta vivendo un periodo di adattamento non semplice. Il costo elevato del suo cartellino e le aspettative dei tifosi hanno generato una pressione non indifferente, influenzando le sue prestazioni.

A raccontare il momento del centrocampista olandese è suo fratello Peer Koopmeiners, che ha parlato ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com, offrendo uno sguardo dall’interno sulla situazione.

Teun Koopmeiners
Teun Koopmeiners

L’adattamento e la pressione del prezzo del cartellino

Peer ha subito chiarito che, pur essendo vicino a suo fratello, non sempre conosce ogni dettaglio delle sue emozioni e decisioni:

“Conosco bene la sua situazione e non gli ho mai fatto mancare la mia vicinanza. Contro il Verona 10 giorni fa poi ha segnato un goal meraviglioso. I motivi che l’hanno spinto a non esultare? Non li conosco ma io dopo il goal comunque l’ho visto sorridere con i suoi compagni. Detto questo, Teun ha tante qualità e la stima nei suoi confronti è stata pienamente ribadita nelle dichiarazioni positive di Thiago Motta alla stampa. Ma mio fratello sa bene che deve dare di più e conoscendolo posso dirvi che fa sempre tanta autocritica. Prima o poi le sue qualità verranno fuori”.

Una delle critiche più frequenti riguarda il suo scarso rendimento rispetto ai tempi dell’Atalanta, ma Peer ha sottolineato che ci sono molti fattori in gioco:

“Da fuori c’è tanta pressione visto quello che è costato. Ma la gente spesso non sa cosa vuol dire cambiare ambiente e doversi adattare a nuovi compagni di squadra, un nuovo allenatore e uno stile di gioco diverso. E poi a Torino ricopre un altro ruolo. Le persone a volte purtroppo sottovalutano tutto questo. Ma posso garantirvi che mio fratello vuole tornare ad essere il giocatore che era all’Atalanta e aiutare la squadra con goal e assist. So com’è fatto e so che lui ogni singolo giorno dà tutto per tornare a essere decisivo. È veramente solo una questione di tempo prima che tornerà a essere quello di Bergamo… A volte basta un goal per ritrovare autostima. La squadra viene prima di tutto ma io sono sicuro che lui sarà un valore aggiunto da qui a fine del campionato”.

Il ruolo, il rapporto con la Juventus e il futuro

Un altro aspetto discusso è il ruolo che Teun sta ricoprendo alla Juventus, diverso rispetto a quello che aveva a Bergamo:

“È quello che dico sempre. Ma è una decisione dell’allenatore, che poi è l’unica persona che io ascolto. Do poca attenzione alle chiacchiere dei tifosi anche se sono consapevole che sono la cosa più importante in un club. Dico solo che la gente non sa quello che sta accadendo alla Juve dietro le quinte. Neanche io so tutto ma posso dire che non è facile. Ora l’importante è che ritrovi la sua felicità e il resto poi verrà di conseguenza”.

Sull’adattamento al nuovo tecnico, Peer ha preferito non esprimersi:

“Non posso dire nulla anche perché non li vedo in allenamento tutti i giorni. E poi non mi interessa conoscere tutto sul mondo Juve. A me basta sapere come sta mio fratello. E poi io e lui non parliamo solo di calcio, ma anche di altre cose. Gli auguro il meglio nella sua carriera ma alla fine siamo fratelli e il suo benessere personale viene prima di tutto. Amo mio fratello ma veramente… il suo rapporto con l’allenatore, col suo club e i suoi compagni di squadra non sono affari miei”.

Infine, ha escluso qualsiasi rimpianto per la scelta di trasferirsi a Torino:

“No, mai. Teun è innamorato della Juve. Da fratello posso dirvi che non l’avevo mai visto così felice come sulle foto che mi mandò nel giorno della presentazione. Purtroppo non potevo esserci il giorno della firma ma la sua faccia parlava chiaro: una felicità del genere sul suo volto non l’avevo ancora mai vista. Il suo obiettivo è rimanere alla Juve. Parliamo di uno dei più grandi club al mondo. Lui ama l’Italia e la Juve e non rimpiange la scelta neanche di un per cento”.

Le parole di Peer Koopmeiners offrono uno sguardo più umano sulla situazione di Teun, lontano dalle critiche e dalle aspettative esagerate. Secondo lui, è solo questione di tempo prima che il vero Koopmeiners emerga e diventi un valore aggiunto per la Juventus.


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