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Juventus, un’altra stagione con obiettivo quarto posto?
La Juventus cerca stabilità: giovani in crescita, mercato ad ora deludente e mancanza di alternative in attacco stanno rallentando il percorso.
Il pareggio tra Juventus e Parma ha lasciato un amaro in bocca, evidenziando una squadra ancora in cerca di stabilità e identità. I bianconeri, pur riuscendo a recuperare in momenti critici, non sono mai stati in pieno controllo della partita, né hanno mostrato quella sicurezza necessaria per dominare. Le similitudini con la gara precedente contro l’Inter sono evidenti: una squadra disordinata e vulnerabile, ma anche resiliente, che tuttavia manca ancora della solidità richiesta per ambire ai vertici.
La gioventù della Juventus: un fattore limitante
Thiago Motta ha a disposizione una rosa giovane, piena di potenziale ma ancora lontana dal livello di maturità e continuità delle big come Inter e Napoli. Se da un lato si notano individualità di valore, dall’altro è chiaro che manca ancora quella “stoffa mentale” necessaria per tenere testa alle squadre di alta classifica. L’inesperienza e l’assenza di un’identità di gioco chiara impediscono alla squadra di raggiungere una stabilità competitiva.
Gli acquisti di Giuntoli: risultati sotto le aspettative
L’ultimo mercato, gestito da Cristiano Giuntoli, aveva generato molte aspettative, ma dopo le prime dieci giornate di campionato e tre partite di Champions League, il bilancio è deludente. Vlahovic e Danilo sono spesso criticati per prestazioni sotto tono, mentre altri acquisti chiave come Koopmeiners e Nico Gonzalez non sono riusciti a offrire un contributo costante. Solo Kalulu sembra avvicinarsi alle attese, mentre Di Gregorio ha mostrato qualche difficoltà, specialmente nelle sfide più impegnative. In generale, la nuova formazione non è riuscita a integrarsi pienamente, lasciando dubbi sulla strategia di mercato.
Uno dei problemi principali della squadra è la mancanza di un’alternativa efficace a Dusan Vlahovic, che spesso si trova a fronteggiare da solo il reparto difensivo avversario. Nei momenti di difficoltà, il centravanti serbo viene lasciato in campo, giocando con il suo nervosismo e senza adeguate opzioni di supporto. La sua costante presenza spalle alla porta sottolinea una difficoltà tattica nel fornire soluzioni offensive diverse, un problema che riduce l’efficacia complessiva dell’attacco bianconero.
Continassa: un percorso di adattamento senza panico
Nonostante le difficoltà, non c’è allarme all’interno della sede della Juventus. La dirigenza è consapevole che si tratta di una fase di transizione e ritiene che il percorso appena iniziato necessiti di tempo e pazienza. L’idea non è quella di replicare la scorsa stagione, ma di costruire una nuova era che possa portare risultati sostenibili. L’obiettivo stagionale, al momento, è quello di ottenere un piazzamento dignitoso, con la consapevolezza che la stabilità arriverà solo attraverso un processo di adattamento progressivo.