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L’ex difensore spara a zero: ” Tudor? Ha allenato cinque nazionali…”

Effetto Tudor sulla Juve: Adani analizza la svolta, tra schemi e l’eredità di Motta.
Il mondo bianconero è in fermento dopo l’arrivo di Igor Tudor sulla panchina della Juventus, e a catalizzare l’attenzione ci ha pensato Daniele Adani. L’ex difensore, oggi opinionista di spicco, ha offerto un’analisi articolata sul nuovo corso bianconero, intrecciando riflessioni tattiche e umane. Reduce dall’esperienza altalenante di Thiago Motta, la Juventus cerca una scossa, e Adani sembra intravederla, pur con qualche riserva sull’immediato. Le probabilità di permanenza di Tudor, intanto, sono in netto aumento.

L’analisi dopo il Genoa: resistenza e margini di crescita
Commentando la vittoria per 2-0 contro il Genoa il 3 aprile 2025, Adani ha dato il suo primo giudizio sulla Juventus di Tudor durante Viva El Futbol: “La proposta calcistica non c’è stata, ma la Juventus ha resistito senza soffrire ed è andata a cercare il secondo gol che meritava. La connessione di Tudor col lavoro, con l’ambiente e coi giocatori lo deve per forza portare a un calcio in un certo tipo“. Un plauso alla solidità e all’approccio del tecnico, ma anche un invito a osare di più. Non sono mancate critiche ai singoli: «Per Vlahovic, Nico Gonzalez e Koopmeiners son sempre prestazioni negative», ha aggiunto, sottolineando come i big debbano ancora trovare sintonia con il nuovo sistema. Per Adani, il potenziale c’è, ma serve tempo per tradurlo in gioco.
La filosofia di Tudor e l’augurio Champions
Rewind al 24 marzo, giorno dell’esonero di Motta: Adani aveva accolto Tudor citando un suo vecchio video al Verona: “Se c’è da scegliere tra 4-3 e 1-0, io voglio 4-3“. Per l’opinionista, questa mentalità offensiva è un segnale di rottura con il pragmatismo del passato bianconero. “Son basito dalla velocità del cambio, ma Tudor può dare un’identità“, ha dichiarato, augurandosi un ritorno in Champions League. Tra elogi al carattere del croato e richiami a un calcio più spettacolare, Adani dipinge Tudor come l’uomo giusto per rilanciare la Juventus, a patto che i risultati seguano l’idea.
