Notizie
L’ex Juventus attacca Thiago Motta: “Lo spogliatoio non esiste più”

Marco Tardelli, in un’intervista a Tuttosport, critica la gestione di Thiago Motta alla Juventus, evidenziando la crisi dello spogliatoio.
La Juventus sta attraversando una delle fasi più difficili della sua storia recente. Le sconfitte con Atalanta e Fiorentina hanno acceso il dibattito sulla gestione della squadra da parte di Thiago Motta, il cui rapporto con il gruppo sembra ormai compromesso.
A sollevare dubbi sulla direzione intrapresa dal club è stato Marco Tardelli, ex bandiera bianconera e campione del mondo nel 1982, che ha rilasciato un’intervista a Tuttosport senza risparmiare critiche. Secondo lui, la Juventus ha perso un elemento fondamentale per la sua identità: lo spogliatoio.

“Lo spogliatoio non c’è più”: la critica di Tardelli
Uno degli aspetti più preoccupanti della gestione Motta, secondo Tardelli, è la frattura tra allenatore e giocatori: “Il rapporto tra Thiago Motta e la squadra mi pare ormai chiaramente incrinato: non c’è più spogliatoio.” Una dichiarazione netta che evidenzia il livello di disgregazione interna.
Anche la mancanza di leadership è un problema evidente: “Il club aveva due capitani, Danilo e Rabiot, e li ha lasciati andare via. Ora se ne ritrova sette o otto in una squadra che non ha il carattere per reagire alle difficoltà.” Un errore che ha privato la squadra di punti di riferimento nei momenti decisivi.
Il caso Vlahovic e le scelte di mercato
Uno dei giocatori simbolo della Juventus attuale, Dusan Vlahovic, sta vivendo una situazione difficile: “Mi sembrano abbandonati a loro stessi. A partire da Vlahovic: un attaccante del suo livello non può trascorrere il tempo in panchina, così è davvero una sconfitta per tutti.” La gestione dell’attaccante serbo solleva dubbi sulle strategie adottate dallo staff tecnico.
Tardelli ha parlato anche del mercato, sottolineando come gli acquisti non abbiano inciso come previsto: “Non sta funzionando il contesto. Un giocatore come Koopmeiners è stato voluto a tutti i costi e un giorno funzionerà, perché è un ottimo profilo, ma non ha funzionato in questo sistema.” Inoltre, alcuni giovani ceduti stanno facendo bene altrove: “Kean e Fagioli stanno facendo bene alla Fiorentina, così come Miretti al Genoa. Vorrà dire qualcosa…”
Il futuro della Juventus e di Thiago Motta
Nonostante la crisi evidente, Tardelli non crede che un esonero immediato sia la soluzione migliore: “Esonerare il tecnico ora aumenterebbe solo la confusione, che è già tanta. Non vedo aspetti positivi in un cambio al timone: sposo la tradizione bianconera di concludere il campionato con il tecnico che l’ha iniziata.”
Tuttavia, è fondamentale un’analisi approfondita a fine stagione: “In società, a fine stagione, devono sedersi intorno a un tavolo per capire cosa sia successo. Ma serve un confronto serio per venirne fuori.”
Per la panchina futura, Tardelli ha individuato due possibili nomi: “Sulla panchina della Juventus vedo sempre bene Conte, uno che conosce già nel profondo l’ambiente. Ma anche Gasperini, che invece conosce bene Koopmeiners.”
Infine, Tardelli ha mandato un messaggio chiaro alla squadra: “Ah, semplice: tornare subito a vincere. Alla ripresa anche un pareggio sarebbe drammatico. Non tanto, o non solo, per i punti lasciati per strada, ma per tutto quello che un altro passo falso si porterebbe dietro.”
Parole dure che riflettono la gravità della situazione. La Juventus ha bisogno di una svolta immediata per evitare un tracollo definitivo.
