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Maurizio Sarri: “Alla Juventus non c’erano i presupposti per una rivoluzione”
Maurizio Sarri ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, e ha parlato anche della Juventus. Le sue parole.
Maurizio Sarri, ha recentemente rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport nella quale ha condiviso riflessioni sulla sua carriera e sugli sviluppi del calcio italiano. Tra ricordi, aspirazioni e opinioni sul futuro del campionato, Sarri è tornato a parlare anche della sua annata da allenatore della Juventus.
L’inizio di stagione senza squadra
Sarri ha parlato apertamente del suo attuale momento senza una squadra da allenare. Nonostante il suo temporaneo allontanamento dal campo, l’ex tecnico ha ammesso che la passione per il calcio non lo ha mai abbandonato. “Purtroppo anche senza calcio fumo tanto, ancora troppo”, ha ironizzato, evidenziando come il richiamo del rettangolo verde si faccia sempre più forte con l’inizio della nuova stagione. “Con l’inizio della nuova stagione mi è tornata voglia di andare in campo”, ha aggiunto, mostrando chiaramente la sua voglia di tornare in panchina. Sarri spera di ricevere l’offerta giusta entro gennaio: “Spero prima di gennaio. Dipende da situazioni ed offerte. Accetterò la telefonata che mi metterà più adrenalina”.
Il sogno: allenare il Boca Juniors
Tra i sogni ancora inesplorati della sua carriera, Sarri ha rivelato un desiderio particolare: allenare il Boca Juniors, una delle squadre più iconiche dell’Argentina. “Il Boca Juniors sarebbe un sogno folle, finale. Qualche partita alla Bombonera”, ha confessato, lasciando intendere che una simile esperienza sarebbe il culmine di una ricca carriera.
L’Inter favorita e sulla Juventus di Thiago Motta
Sarri ha espresso la sua opinione sull’inizio della Seria A, suggerendo che l’Inter sia, al momento, la favorita per il titolo. “Dalle prime impressioni sì. Aspetto le evoluzioni di tante squadre, su tutte la Juve di Motta e il Napoli di Conte”, ha dichiarato, evidenziando anche la curiosità verso i cambiamenti che stanno avvenendo in squadre come la Juventus e il Napoli. In particolare, ha parlato della Juventus guidata da Thiago Motta, confrontando la sua esperienza con quella dell’attuale allenatore bianconero: “Sono due film diversi. Quando sono arrivato io alla Juventus non c’erano i presupposti per una rivoluzione culturale. Ora invece ci sono. Siamo all’inizio ma Motta ha la volontà di fare qualcosa di diverso”.
Cristiano Ronaldo e Cristiano Giuntoli
Parlando di due figure chiave della sua carriera, Sarri ha ricordato i successi ottenuti con Cristiano Ronaldo e Cristiano Giuntoli. “Cristiano Ronaldo con me ha fatto la sua migliore stagione realizzativa in Italia: 37 goal tra campionato e coppe”, ha sottolineato, evidenziando come sotto la sua guida il portoghese abbia vissuto una delle sue migliori annate in Italia. Per quanto riguarda Giuntoli, Sarri ha spiegato: “Con Giuntoli nei tre anni a Napoli abbiamo fatto grandi cose”. Ha poi aggiunto scherzosamente: “Il meglio sarebbe avere i due Cristiano insieme”.
Il ricordo di Gonzalo Higuaín
Un altro momento speciale della carriera di Maurizio Sarri è stato il suo rapporto con Gonzalo Higuaín. Al suo arrivo a Napoli, l’attaccante argentino stava considerando l’idea di lasciare il club, ma Sarri riuscì a convincerlo in soli cinque minuti, mostrando al giocatore le sue idee tattiche e la visione del gioco. “Quando sono arrivato a Napoli lui voleva andare via. L’ho convinto in cinque minuti a restare: gli ho mostrato il mio calcio, le mie idee. Gli ho detto che avrebbe segnato valanghe di goal”, ha spiegato Sarri, ricordando come riuscì a motivare Higuaín a restare a Napoli. Questo dialogo portò l’attaccante a diventare uno dei più prolifici sotto la guida del tecnico. Sarri ha concluso con un aneddoto divertente: “Da quella volta ogni volta che ci discutevo gli dicevo: Gonzalo dammi ragione ora, tanto poi me la darai tra tre giorni”, rivelando così il rapporto speciale che aveva con l’attaccante argentino.
Fiducia in Giuntoli per il futuro della Juventus
Maurizio Sarri ha espresso grande fiducia nel futuro della Juventus sotto la gestione di Cristiano Giuntoli, ora responsabile dell’area tecnica bianconera. “Ci riuscirà sicuramente. Non so dire in che tempi ma riuscirà”, ha dichiarato con convinzione, lodando le capacità dell’ex direttore sportivo del Napoli. Sarri ha poi spiegato: “Capisce velocemente idee e caratteristiche dei giocatori ideali per il suo allenatore. Ha grande coraggio e lo trasmette a squadra e staff”. Il tecnico ha sottolineato come Giuntoli abbia dimostrato di avere il giusto approccio per riportare la Juventus ai vertici. “Lo stimo molto quindi sono certo abbia avuto le sue ragioni per una svolta così secca”, ha concluso Sarri.
Sullo Scudetto vinto con la Juventus
Riguardo al suo Scudetto vinto con la Juventus, Sarri ha dichiarato: “Non vivo di ricordi. Conservo la copia del trofeo nella stanza con tutte le maglie ed i gagliardetti di tutte le categorie. Non mi fermo a guardare lo Scudetto, ci passo”. Queste parole riflettono l’atteggiamento umile del tecnico nei confronti delle vittorie. Ha inoltre rivelato un aneddoto interessante: “Caratterialmente la vittoria mi mette in imbarazzo, anche Buffon una volta mi ha detto una cosa simile”, dimostrando che per lui il percorso verso il successo è più importante del trofeo stesso. “Il titolo con la Juventus è il mio punto più alto? La gente pensa che la vittoria sia tutto per me. Per me è importante, ma il viaggio lo è di più”, ha concluso Sarri, evidenziando la sua filosofia di vita e di lavoro.