Richiesta irricevibile, così Conte allontana la Juve

C’è un giallo che tiene con il fiato sospeso il mondo del calcio italiano, e ha come protagonisti due club rivali e un solo uomo: Antonio Conte.

Da settimane, il nome del tecnico salentino è al centro di una fitta rete di voci, retroscena, rilanci e contropiede. Un vero e proprio thriller estivo che si sta giocando su due fronti: Napoli, dove Conte ha appena vinto uno Scudetto storico, e Torino, dove la Juventus sogna un ritorno clamoroso dieci anni dopo il traumatico divorzio del 2014. Ad oggi, però, la sola certezza è che Conte è ancora a Napoli e Igor Tudor è ancora sulla panchina della Juventus, pronto a guidare i bianconeri al Mondiale per club. Il resto è un’incognita. Da un lato, Aurelio De Laurentiis tenta il tutto per tutto per trattenere l’uomo della rinascita, forte di un mercato da urlo che ha già portato in Campania Kevin De Bruyne e che potrebbe arricchirsi con Jonathan David e altri colpi da top club.

Dall’altro, la Juventus tiene vivo il contatto con Conte, individuato come il profilo perfetto per ripartire dopo il fallimento della scommessa Motta e le incertezze su Tudor. Ma mentre i telefoni squillano e i contatti si intensificano, ecco che si affaccia un ostacolo inatteso per la Juventus: lo stesso Antonio Conte. Non tanto per l’ingaggio, non per le ambizioni, quanto per la questione dirigenziale, cuore pulsante del progetto sportivo di ogni grande squadra.

Elkann difende Giuntoli, Conte si allontana

Secondo quanto riportato da calciomercato.com, uno degli snodi centrali di questo intreccio si chiama Cristiano Giuntoli. L’ex direttore sportivo del Napoli, oggi responsabile dell’area sportiva bianconera, non sarebbe nelle grazie di Conte. Anzi, tra i due ci sarebbe una distanza marcata, fatta di divergenze sul metodo di lavoro, sulla gestione del mercato e sulla visione del progetto tecnico. Conte non lo vorrebbe accanto, e questa posizione sarebbe già stata comunicata nei colloqui riservati con la proprietà bianconera. Il problema è che John Elkann non ha ancora deciso se e come modificare l’assetto dirigenziale della Juventus.

Giuntoli è sotto esame, soprattutto per alcune operazioni di mercato non riuscite e per l’esplosione di giovani talenti lasciati partire troppo in fretta. Tuttavia, un suo eventuale ridimensionamento o allontanamento comporterebbe una rivoluzione profonda, non facilmente gestibile in tempi stretti. Nel frattempo, si parla della promozione di Giorgio Chiellini, dell’eventuale arrivo di figure come Damien Comolli o Matteo Tognozzi, ma tutto resta in stand-by. E in questo limbo, il tempo passa e Conte aspetta. Perché se la Juventus vuole davvero riabbracciarlo, dovrà prima decidere con chi farlo lavorare.