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Rubinho dice che la Juventus non deve trattenere Perin e suggerisce Leali come sostituto

Vista aerea dell'Allianz Stadium di Torino

La Juventus di Luciano Spalletti tra identità ritrovata e incertezze sul futuro dei suoi portieri: ecco cosa ci riserva il mercato invernale.

La Juventus, sotto la guida di Luciano Spalletti, sta vivendo un periodo di rinnovamento caratterizzato da una ritrovata identità di gioco. I bianconeri stanno mostrando una determinazione e una volontà di vittoria che mancavano da tempo, come sottolineato da molte figure vicine al club. Tuttavia, mentre la squadra sembra aver trovato un equilibrio in campo, si profilano delle sfide importanti per il futuro, soprattutto riguardo alla situazione dei portieri. L’attenzione si concentra su Mattia Perin, il cui futuro appare incerto, con la possibilità di un ritorno al Genoa che si fa sempre più concreta.

Rubinho sul futuro di Mattia Perin e il possibile ritorno al Genoa

In un’intervista esclusiva rilasciata a TuttoJuve.com, l’ex portiere bianconero Rubinho ha offerto la sua prospettiva sulla situazione di Mattia Perin. Secondo Rubinho, Perin merita di giocare con maggiore continuità, che sia alla Juventus o altrove. “Sì, Mattia merita di giocare molto di più di ora. O alla Juve, o al Genoa o anche da un’altra parte”, ha affermato. Questo sentimento riflette una crescente incertezza sul ruolo di Perin all’interno della squadra di Spalletti. Inoltre, Rubinho ha espresso il suo parere riguardo alla possibilità che la Juventus cerchi di trattenere Perin, dichiarando chiaramente: “No, secondo me no”.

La sfida di trovare un degno sostituto e il ruolo di Di Gregorio

La partenza di Perin solleverebbe una questione importante per la Juventus: trovare un sostituto all’altezza. Rubinho ha suggerito il nome di Nicola Leali come possibile candidato, descrivendo l’eventuale arrivo di Leali come “una chiusura del cerchio”. Nel frattempo, il giovane Di Gregorio rimane un punto di discussione tra i sostenitori e gli esperti. Sebbene abbia alternato prestazioni positive a momenti meno brillanti, Rubinho ha riconosciuto il suo potenziale, paragonandolo a un “mini Handanovic”. La Juventus, dunque, si trova di fronte alla sfida di gestire il reparto portieri con oculatezza, cercando di bilanciare l’esperienza e la freschezza per mantenere alta la competitività.


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