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L’ex Juventus svela tutto: “Allegri, uno pragmatico, un matematico che trovava le equazioni per…”
Hernanes: “Alla Juve per vincere trofei. Allegri? Un genio matematico. La Champions col Bayern un rimpianto, ma un’esperienza unica”
Quando Hernanes, ex centrocampista brasiliano, ha deciso di lasciare la Lazio per approdare alla Juventus nel 2015, ha seguito un richiamo più forte del cuore: la voglia di vincere. In un’intervista a Radio Serie A, il brasiliano ha raccontato la scelta di unirsi ai bianconeri, attratto da una società che definisce “ben quadrata” e da una squadra che dominava il calcio italiano da anni. “Il cuore mi diceva di restare a Roma”, ha confessato, “ma la testa voleva trofei”. Entrare nel mondo Juve, con la sua rosa stellare e un’organizzazione impeccabile, è stato per lui un passo verso l’eccellenza, un’occasione per misurarsi in un contesto che respira vittoria.
Allegri, il calcolatore implacabile
Tra i ricordi più nitidi di Hernanes c’è il lavoro con Massimiliano Allegri, un tecnico che descrive come “pragmatico, un matematico”. Allegri aveva il dono di trasformare ogni partita in un’equazione da risolvere, trovando sempre la chiave per il successo. “Trovava le soluzioni giuste per vincere”, ha spiegato il brasiliano, ammirato dall’approccio scientifico del mister. In un club come la Juventus, dove ogni dettaglio è curato e l’ambizione è il motore, Hernanes ha trovato l’ambiente perfetto per crescere. Giocare sotto la guida di Allegri, in una squadra di campioni, è stato un privilegio che ha segnato la sua carriera.
L’amarezza della Champions
C’è però un ricordo che ancora punge: la Champions League. Giocare nella competizione più prestigiosa d’Europa è stato un sogno per Hernanes, ma la sfida contro il Bayern Monaco resta un rimpianto. “Quella partita mi porto ancora dietro l’amarezza”, ha ammesso. Nonostante la delusione, l’esperienza juventina rimane un capitolo prezioso: una scelta coraggiosa per inseguire grandi traguardi, un viaggio che ha arricchito il suo percorso professionale e lasciato un segno nel suo cuore di calciatore.